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L’inchiesta
14/09/2018 - 23:37
La Guardia di Finanza di Rovigo ha consegnato negli ultimi giorni dieci avvisi di garanzia nell’ambito di un’inchiesta, coordinata dal pm Monica Bombana, su un giro di false fatturazioni, in particolare nel settore alimentare.
Gli avvisi di garanzia, che riguardano a quanto pare anche alcuni operatori rodigini e polesani, sono stati emessi contestualmente all’acquisizione di documenti in alcuni studi professionali polesani che seguono l’attività degli indagati e al sequestro preventivi di beni.
L’indagine, che si avvia alla conclusione, riguarda come detto il sospetto di false fatturazioni per importi - si dice - anche particolarmente ingenti.
Secondo quanto è trapelato, si tratta di triangolazioni con aziende terze (o “cartiere”) messe in atto - tra l’altro con metodi consolidati e che non è la prima volta che si verificano - allo scopo principale di evadere l’Iva.
Solo dopo l’analisi della documentazione acquisita negli studi professionali e non solo, con ogni probabilità, l’inchiesta entrerà nella fase finale. Per il momento sono dieci gli indagati fra “ideatori” della triangolazioni e semplici “fruitori” del sistema messo in campo - come si diceva - in primo luogo nel tentativo di evadere il pagamento dell’Iva. Il settore coinvolto è legato in modo particolare all’alimentare. Ma non solo.
Trattandosi di indagati, per i quali non è stata ovviamente provata al momento alcuna colpevolezza, i nomi - che pure in città girano - sono coperti dal più stretto riserbo da parte di tutte le fonti ufficiali.
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