Insulti razzisti a Polesella

E' cronaca di pochi giorni fa il caso di razzismo nei confronti del giocatore del Delta Porto Tolle Assane Mboup insultato da un tifoso della formazione avversaria della Clodiense. Un altro episodio simile è accaduto nel match andato in scena sabato scorso dove si affrontavano Giovane Italia Polesella e Città di Rovigo. Prima del calcio d'inizio c'è stato un minuto di raccoglimento per il grave lutto famigliare che ha colpito Diallo, ragazzo che milita tra i rossoblù guidati dal giocatore-allenatore Tosini. Nel corso della partita, per la cronaca terminata a reti inviolate al triplice fischio, è accaduto un episodio vergognoso proprio nei confronti dello stesso Diallo.

Il tecnico dei rivieraschi Tosini ricostruisce l'accaduto: “Un giocatore della squadra avversaria del quale non voglio fare il nome ha apostrofato Diallo con il termine 'scimmia', una cosa che mi ha lasciato senza parole. Dopo questo fatto il mio giocatore si è lasciato andare in un pianto e ha chiesto a me di uscire dal campo, io l'ho incoraggiato e l'ho convinto a finire la partita. Devo essere sincero, ci ho pensato e a mente fredda dovevo prendere e ritirare la squadra dal match, ho sbagliato a non farlo perché in queste situazioni bisogna dare un segnale forte”.

Il termine spregevole non è arrivato alle orecchie dell'arbitro e per questo il tecnico rossoblù ha chiesto al mister avversario di far uscire il giocatore colpevole di questo gesto. “A fine partita sono andato da lui chiedendogli di andare da Diallo per chiedergli scusa, di tutta risposta mi sono sentito dire che l'aveva già chiesta. Ripeto, ho sbagliato perché dovevo dare un segnale forte a tutto l'ambiente. E' un gesto ingiustificabile e lo è ancora di più visto il grave lutto che ha colpito Diallo nei giorni precedenti a quella partita”, queste le parole conclusive del tecnico Tosini.