VOCE
secondo piatto
25.06.2016 - 22:00
Lo chef Matteo Ferrari insieme a Giulio, titolare con la sorella Angela di Nova Vita
Lo chef Matteo Ferrari ha preparato il "Piatto del Giubileo" insieme ai titolari del Nova Vita, Giulio e Angela.
Nova Vita è il nome del ristorantino ricavato all'interno dell'albergo Petrarca, di fronte al casello dell'A13 di Boara Pisani. Un ambiente caldo, coccolo, intimo, arredato con gusto, dove nulla è lasciato al caso.
Il nome "Nova Vita", non poteva essere più appropriato. Se da una parte ricorda uno dei famosi sonetti del poeta Petrarca (continuità con il nome dell'hotel), dall'altra recepisce, nell'anno del Giubileo della Misericordia, il messaggio di Papa Francesco: rinnovamento non solo nello spirito ma anche nell'approccio con la natura e, quindi, con ciò che si mangia, più volte richiamato nell'enciclica "Laudato Si". Ma c'è un terzo aspetto che va sottolineato. Nova Vita segna anche il passaggio generazionale nella gestione dell’attività alberghiera e di ristorazione, in quanto Giulio e Angela sono subentrati a papà Antonio e mamma Giovanna, che tuttora continuano ad essere presenti con la saggezza dell'esperienza.
Giulio ed Angela, entrambi sommelier, sono molto motivati. Lo si percepisce dalla calda accoglienza, dalla selezione dei prodotti legati al territorio e alle stagioni, con particolare attenzione alle eccellenze Igp e Dop (insalata Lusia, cozza Scardovari, aglio bianco del Polesine, riso Carnaroli del Delta), dai consigli che danno nella scelta dei piatti e negli abbinamenti con i vini. "Chi entra nel ristorantino – spiega Giulio – prima che un cliente è un amico, per cui deve sempre sentirsi come a casa propria".
La cucina è affidata allo chef Matteo Ferrari, che segue la regola della tradizione rispettosa dei gusti e dei sapori propri dei prodotti freschi. Piatti che pure hanno una loro evoluzione, una lavorazione attenta e cromatica accompagnata da un’innovazione che però non eccede mai. Lo si nota nel piatto, già presente in menu, preparato per il Giubileo: la "Santa Sarda" armoniosa, equilibrata e cromatica rivisitazione di un cibo povero: le sarde.
"Sono partito – spiega lo chef Matteo – da un alimento della tradizione, le sarde in saore. Possono essere sostituite con le alici se non si trovano sarde fresche. Sono preparate con un ripieno di saor su una salsa di lamponi e aceto balsamico, per accentuare nel contempo la dolcezza e l’acidità del piatto. Sono accompagnate da una gelatina all'uvetta e rum, che serve a pulire il palato". Una ricetta semplice, decisamente poco cara, che può essere tranquillamente preparata anche a casa. Ad arricchire il piatto un filo di olio d’oliva di grande qualità, l'Itranae Dop prodotto dal giovane e dinamico imprenditore Enrico De Marco, di Marcon, nell'uliveto di famiglia (tremila ulivi) nelle colline Pontine. Un olio extravergine di oliva Itrana monocultivar ricavato dalle olive della poco nota ma pregiata varietà Itrana, chiamata anche "Grossa di Gaeta". Olive selezionate e raccolte a mano. Un monocultivar a bassissima acidità e dallo straordinario equilibrio olfattivo e sensoriale. Accanto a questo prodotto c'è il Maeta, un mosto di olio extravergine di oliva Itrana monocultivar. D'Enrico per ora è riuscito a metterne in commercio un numero limitato (del Maeta solo 400 bottiglie numerate) ma confida già nel 2016 di riuscire a incrementare la produzione.
Il menu del Nova Vita punta molto sul pesce, che va dagli antipasti crudi ai bolliti. Sui primi (risotto, bigoli della casa e l’innovativo piatto la stagione della seppia), sui secondi (tesoro del Mediterraneo, fritto della casa e voglia d’estate). Per chi ama avere una visione completa della cucina è consigliato il menu degustazione uguale per tutto il tavolo con tre portate a scelta (30 euro a persona, senza vini, 40 euro con calici abbinati).
L'iniziativa del "Piatto del Giubileo" rientra nel progetto Futour. Progetto di formazione continua: il turismo del futuro tra tecnologia, comunicazione e ospitalità cod. 1004/1/1/784/2015, finanziato dalla Regione Veneto attraverso il Fondo Sociale Europeo, e promosso da Cifir , ente di formazione di Confindustria Venezia Rovigo. Tale iniziativa, che ha una valenza regionale vede coinvolti un centinaio di operatori turistici del Veneto. Con esso si propone di sviluppare una nuova idea di turismo che partendo dal turismo emozionale riesca ad accrescere l’attrattività del territorio. Attraverso la proposta del Piatto del Giubileo gli operatori della ristorazione hanno voluto mettersi in gioco, applicando quanto appreso nei vari moduli formativi cimentandosi nelle nuove frontiere del marketing tra arte cultura didattica e food.
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