VOCE
Viabilità
29.05.2018 - 19:14
Non se ne parlava neanche più. Quel progetto, che per anni ha fatto discutere, dividendo il Polesine tra favorevoli e contrari, sembrava archiviato definitivamente. E invece, Marco Trombini, presidente della provincia, l’ha tirato fuori dalla soffitta. E ha ricominciato a parlare di Nogara-mare.
Ovvero della nuova, futura, autostrada che dovrà tagliare il Polesine da ovest a est, unendo A22, A31 e A13, sostituendo la nostra Transpolesana e allungandosi fino alle porte di Adria. Per innestarsi, qui, sulla futura nuova Romea. Ma questa è un’altra storia ancora. E ci arriveremo.
Partiamo dalla Transpolesana. Marco Trombini ha un sogno: cercare di “fare squadra” per portare a casa il risultato. Ovvero - dice il presidente della provincia - “ottenere il prolungamento della Transpolesana fino ad Adria”, il che, per Trombini, “vorrebbe dire migliorare la viabilità ovest-est” del Polesine.
Ma di Nogara-mare, ormai, non si parla neanche più. Da quando la Regione Veneto - che dal 2015 ha ripreso in mano tutti i project-financing in essere per rivalutarli - ha annunciato di ritenere che l’opera non sia più sostenibile sul piano finanziario, specie per i costi e per il fatto che si stia parlando di uno studio fatto sul piano del traffico oramai del 2006.
E a proposito di Romea Commerciale. Le ultime notizie su questo capitolo sono datate luglio 2017. Il governo aveva infatti dato un via libera di massima all’opera, per il tratto che collega Ravenna con Mestre. Il progetto c’è: un progetto considerato “faraonico”, tanto da essere stato congelato dal governo Renzi un paio d’anni fa. Per poi ripartire. A parole. Perché un anno dopo, su questo fronte non si è più sentito nulla.
Ultima parentesi la merita la Valdastico. La A31, dopo tanti stop&go, nel dicembre 2014, è arrivata in Polesine. L’autostrada, che nasce proprio dalla Transpolesana, arriva però solo fino a Piovene Rocchette, poco più a Nord di Vicenza. Ma, a guardarla sulla cartina geografica, sembra un vicolo cieco. Perché ne manca lo sbocco, previsto inizialmente dal progetto: quello su Trento, e sulla A22.
Eppure pensateci: Transpolesana, Valdastico, Romea Commerciale. A cui aggiungere la A13. Il Polesine diventerebbe un crocevia importante. Per ora, però, questi nomi in fila evocano soltanto un lungo elenco di sogni interrotti.
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