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Il caso

Calcio: “Da Paulon solo promesse”

Critiche all’ex assessore allo sport: “Aveva detto che il Comune avrebbe pagato un anno di utenze”

Calcio: “Da Paulon solo promesse”

Promesse non mantenute sul calcio a Rovigo. L’affondo di chi non è riuscito a realizzare il proprio progetto sportivo per lo stadio Gabrielli è rivolto contro l’assessore Luigi Paulon, che all’epoca dei fatti aveva la delega allo sport. E sull’assessore piove un’altra tegola per un’operazione, questa volta in tema di sport, che non è andata a buon fine.

Critiche pesanti da parte di chi aveva portato avanti una diversa idea di calcio a Rovigo e che mesi fa avevano scommesso sul rilancio del calcio in città. Ora, il giorno dopo l’accordo raggiunto fra Asd e Boara Pisani, Il vicepresidente di Città di Rovigo esce allo scoperto per sparare a zero contro chi, secondo lui, aveva illuso lui ed i suoi collaboratori.

Paolo Vicariotto, vicepresidente della squadra Città di Rovigo spiega: “Vengo ingiustamente sbattuto fuori da uno stadio che avevamo riportato a nuova vita, grazie ai nostri sforzi e con una squadra che rappresentava quella parte vera di Rovigo. Penso che sia assurdo tutto quello che è successo, in quanto non mi è stata data nessuna possibilità e sembra che tutto e tutti mi siano contro”.

Poi il carico pesante: “A questo punto scopro le carte che per troppo tempo sono rimaste coperte quando arrivarono i bresciani a Rovigo”. Quindi le allusioni: “Ovviamente nessuno viene per nulla a sostenere la squadra ed infatti loro avevano chiesto al Comune di poter aprire un’attività in zona industriale, ma il permesso del Comune è stato negato. In aggiunta l’allora assessore Luigi Paulon aveva garantito che le bollette sarebbero state pagate da loro almeno per il primo anno, giusto per avviare la società, ma dopo due mesi ci siamo trovati le utenze da pagare”.

Secondo Vicariotto è per questo motivo che “Stefano Chiari, e Francesco Nugnez hanno deciso di abbandonare il progetto, non c’erano i presupposti per continuare”. un vero atto di accusa: “E’ stato il Comune a non appoggiarmi ed anche in questo caso è successa la stessa cosa, in quanto il vicesindaco Andrea Bimbatti mi ha completamente snobbato”. E continua: “Il mio progetto sarebbe andato in porto se ci fossero stati i presupposti, ma qualcuno non lo ha voluto”.

Vicariotto è un fiume in piena: “Sembra che adesso tutti siano contenti, che la Prima categoria sia la soluzione a tutto, ma credo che non sia questo ciò che la città ed i tifosi volessero, ma se a loro va bene così...”

Vicariotto spiega: “Non sono mai stato interpellato nelle scelte e non mi stato mai chiesto un parere, sono stato semplicemente escluso senza alcuna motivazione, soprattutto dal Comune, che non ha fatto altro che fare le sue scelte senza sentire tutte le parti in causa. Ero stato contattato dall’assessore Bimbatti una prima volta, successivamente non ho più avuto notizie ed ora mi trovo ad essere sbattuto fuori dal Gabrielli senza dire nulla. Non ci sto”.

E poi i propositi per il futuro, dove non intende mollare: “Non smantellerò la squadra, dato che con il mio progetto ci sono diversi ragazzi che ancora vogliono seguirmi e che hanno voglia di giocare non per soldi ma per un progetto. Chiederò di poter giocare almeno sul campo B del Gabrielli, perché sarebbe giusto ed adeguato per la mia squadra, altrimenti cercherò da altre parti, ma senza stare zitto”.

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