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Il progetto

L’agricoltura chiede la fusione Cavarzere-Cona

Pasquali: “Il comparto ne avrebbe beneficio”. Paganin: “Si deve fare al più presto”

L’agricoltura chiede la fusione Cavarzere-Cona

Fusione, il dibattito si accende. Il consigliere comunale di Cavarzere, Emanuele Pasquali, e il presidente della Nuova Coop di San Pietro di Cavarzere, Macedonio Paganin, intervengono circa il progetto di fusione dei Comuni di Chioggia e Cavarzere. “L’opportunità di fusione dei Comuni di Cavarzere e Cona, oltre che per il mondo artigianale commerciale e industriale del territorio, rappresenta un volano per un comparto che sta trascinando la nostra economia del territorio: l’agricoltura”, dicono in una nota.

“L’attività agricola - esordisce il consigliere Emanuele Pasquali - è il primo sistema produttivo di Cavarzere e Cona: il 35% della popolazione ha come economia di riferimento il comparto agricolo. Il mondo dell’agricoltura deve essere centrale in questo processo di accorpamento di Comuni”. E aggiunge: “La Cantina di Pegolotte, con gli investimenti nel campo viticolo che stanno portando avanti gli agricoltori e la Nuova Cooperativa di San Pietro di Cavarzere, il polo più grande del Veneto in fatto di commercializzazione di granaglie, possono essere le locomotrici del mondo produttivo agricolo e i punti di riferimento per tutti i processi di coinvolgimento degli agricoltori e del sistema agricolo”.

“Il comparto agricolo dei territori di Cavarzere e Cona - puntualizza Pasquali - con tutto l’indotto che gira attorno (terzisti, officine, commercializzazione granaglie, ortofrutta e commercio specializzato) è un settore che avrebbe senz’altro un reale beneficio in termini di quotazioni, se supportati da una politica di investimento per il settore. Penso che destinare un 10% in termini economici rispetto al beneficio che si percepirà nei prossimi 10 anni, diventerà un’opportunità che creerà posti di lavoro e farà da moltiplicatore economico per la serie di iniziative mirate che si vorrà mettere in campo”.

Interviene anche Macedonio Paganin della Nuova Cooperativa di San Pietro: “Non dobbiamo indugiare nemmeno un minuto su questa fusione: si deve fare al più presto. Con una gestione oculata dei fondi economici previsti si potrebbe partire con il progetto di riscoprire ‘Gli antichi grani’ e in collaborazione con la Confartigianato di Cavarzere, guidata dall’instancabile Concetta Brazzo, fornire i panifici del territorio del basso veneziano con la nostra farina. Voglio far presente che il prodotto delle nostre campagne, frumento, soia e mais, è di primissima qualità e le nostre aziende affiliate coltivano nel pieno rispetto delle norme igieniche e in piena salvaguardia del territorio. Quello che manca è un’azione di pubblicità e di conoscenza delle eccellenze dei nostri paesi. Le aziende agricole avrebbero sicuramente prodotti maggiormente quotati e in linea con le eccellenze del mercato.”

“Questo processo di valorizzazione del mondo agricolo e delle sue produzioni - continua Emanuele Pasquali - è l’unico modo per far continuare a vivere le nostre campagne e far sì che i nostri territori siano abitati e non abbandonati. Da qui passa il futuro del mondo agricolo di Cavarzere e Cona, dalla capacità di far conoscere i prodotti genuini al consumatore finale. Territori come le frazioni di Grignella, San Pietro, Rottanova , Cà Briani, Boscochiaro, San Gaetano e Dolfina dove esistono grandi estensioni di campagna, non vogliono soccombere ma vogliono continuare a vivere e produrre, ma per far questo c’è bisogno di riconoscere un valore adeguato alle produzioni agricole. C’è bisogno di far avvicinare i nostri giovani al mondo agricolo e far ripartire il comparto delle piccole e medie aziende agricole, con profitti che almeno vadano a coprire le spese di produzione”.

“Dobbiamo prendere quello che sarà probabilmente l’ultimo treno che passa per il comparto agricolo - concludono il consigliere Pasquali e il presidente Macedonio Paganin - questa fusione è una concreta occasione per evitare che le piccole aziende siano costrette a vendere ai pochi latifondisti che già sono presenti nei territori di Cavarzere e Cona. Per questo invitiamo il consiglio comunale di Cavarzere a far presto, perché rischiamo che queste ottime opportunità siano colte da altri”.

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