VOCE
Fisco
16.06.2018 - 18:06
Arriva il tassa day. Lunedì 18 giugno è il grande giorno delle tasse locali, con il Comune di Rovigo che comincia a prenotare un tesoretto che complessivamente vale oltre 19 milioni di euro, di cui solo 9,1 per la tassa sui rifiuti.
Scade domani infatti il termine per il pagamento della prima rata per la Tari (la tassa sui rifiuti), l’Imu (imposta sulla seconda casa, per chi la possiede) e sulla Tasi (tassa sui servizi indivisibili). Insomma è il grande giorno dei pagamenti delle imposte. Ci sarà la corsa al pagamento, ma difficile immaginare un vero assalto ad uffici postali e sportelli bancari. Il pagamento, infatti, può essere effettuato con molteplici modalità, compreso quello dell’home banking, utilizzando il proprio computer e quindi senza nemmeno uscire dalle proprie mura domestiche.
Per quel che riguarda la Tari si tratta della prima rata con cui l’amministrazione comunale ha deciso di suddividere il pagamento. La seconda scadrà il 16 settembre e la terza il 16 novembre. Anche la scadenza di domani era stata fissata al giorno 16 del mese di giugno, cioè ieri, poi posticipata a domani 18 giugno per non farla coincidere con un giorno prefestivo.
Dal pagamento della tassa sui rifiuti palazzo Nodari conta di ricavare poco più di 9 milioni di euro, per la precisione 9,1 milioni. Nelle casse comunali, dovrebbero entrare, grosso modo, gli stessi flussi di denaro dell’anno precedente, anche se con l’aggiunta del recupero di parte degli insoluti non riscossi negli anni precedenti.
In sede di presentazione del bilancio preventivo l’assessore comunale al bilancio Susanna Garbo aveva illustrato questo tipo di situazione per la città di Rovigo, confermando anche lo stesso livello di agevolazioni sociali.
Per quel che riguarda l’ammontare complessivo delle tasse locali il Comune di Rovigo conta di incamerare circa 19 milioni di euro. Un vero tesoretto con cui finanziare attività amministrativa e servizi. Oltre ai 9,1 milioni targati Tari palazzo Nodari punta ad introitare anche 9,8 milioni di euro dall’Imu (imposta sugli immobili). Inoltre circa sei milioni di euro dall’addizionale Irpef, come tutte le altre aliquote il Comune ha fissato a livello massimo, come avviene ormai da diversi anni.
Questo tipo di tassazione rappresenta per palazzo Nodari una grossa fetta del bilancio comunale. Altra notevole fonte di entrata è rappresentata dalle multe, che non hanno nulla a che fare con le tasse, ma che sono ugualmente in cima alla graduatoria delle cose che infastidiscono i cittadini. L’introito previsto per il 2018 era stato oltre i due milioni di euro.
Da domani, quindi, il Comune comincerà a mettere le mani sul tesoretto delle tasse locali. La prima rata di un flusso che terminerà solo nel prossimo dicembre.
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