VOCE
Il caso
26.06.2018 - 17:54
Il principe dei “portoghesi”. Oppure il re degli scrocconi, o, fate voi, il mago dei viaggiatori abusivi. Tanti i soprannomi che si potrebbero affibbiare al 50enne residente a Cento (Ferrara) e beccato per l’ennesima volta senza biglietto sul treno.
Un rapido controllo da parte dell’addetto ai treni ha evidenziato che a carico dell’uomo c’erano 515 verbali. Proprio così il 50enne, distinto, italiano, apparentemente più che benestante, per oltre 500 volte si era fatto beccare “in castagna”, senza biglietto. E chissà, quindi, quante volte sarà scampato ai controlli e l’avrà fatta franca andando avanti e indietro per l’Italia senza pagare un cent. Un mago dello scrocco, insomma, abusivo per antonomasia e “portoghese” seriale.
E’ stato Vanni Destro, controllore residente in Polesine ieri, a raccontare sulla sua pagina Facebook la vicenda: “Stamattina - dice - sul treno da Bologna a Venezia sto controllando i biglietti. Un viaggiatore seduto comodo e tranquillo mi dice che non ce l’ha e mi porge il documento di identità perché gli faccia il verbale. Gli faccio presente che se pagava a casa il costo sarebbe lievitato di parecchie decine di euro e lui, come se si trattasse di una cosa che non lo riguarda, mi dice che non gli interessa e che procedessi pure. Controllo il nome sul tablet e mi esce un elenco di 515, dico cinquecentoquindici, verbali a suo carico mai pagati”.
E continua: “Il solito clandestino senza dimora direte voi. E invece è un signore distinto sulla cinquantina, abbronzato, anelli, orologio, catenina d’oro, vestito firmato, barba e capello curatissimi. Nato a San Giovanni in Persiceto e residente a Cento. Ovviamente lo convinco a scendere tra le sue vibranti proteste”.
Destro accenna anche a quella che lui definisce la black list dei viaggiatori a scrocco, l’elenco di chi viene pizzicato senza biglietto sui treni. Una classifica a colpi di verbale e multe, in moltissimi casi non pagare. Secondo il controllore dei treni la lista “contiene una lista corposa e infinita di nomi italiani. Il ‘capocannoniere’ è un signore lombardo che ne ha 732”. Una cifra in grado di far impallidire anche il principe emiliano dei portoghesi (chi si imbuca o viaggia senza pagare). Evidentemente sulle linee ferroviarie, comprese quelle che passano per Rovigo e per il Polesine, i furbetti del vagone non sono pochi.
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