Una cifra da capogiro solo per buttarlo giù

Una vocina uscita da palazzo Nodari, dice che il settore Patrimonio abbia risposto alla richiesta del sindaco di una relazione sul chiosco dicendo, in poche parole: è abusivo e va buttato giù. Una risposta tecnicamente ineccepibile ma politicamente difficile da mandare giù. Perché il chiosco è “diventato abusivo”, per la precisione da 15 giorni, come incida il nostro “segnatempo”, visto che la convenzione è scaduta il 18 giugno. E il comune, che dopo avere tifato perché questo si verificasse, poi si è fatto trovare clamorosamente impreparato e alla prese con un problema che solo con un po’ di buonsenso si sarebbe potuto evitare.

E adesso? Va abbattuto. E sono stati fatti anche due conti, senza entrare nel merito dell’acquisizione della struttura che, per quanti diventata abusiva, un proprietario ce l’ha... Ma a parte questo, se il proprietario - come ha più volte dichiarato - non intendesse procedere alla demolizione, ecco scattare la surroga da parte del Comune che dovrebbe farsi carico dei costi, con l’obiettivo poi di farseli rimborsare (un giorno, forse visto che la causa legale sarebbe inevitabile). E i costi indicativi si aggirano sui 30mila euro, forse qualcosa di più. Anche perché si tratterebbe di uno smontaggio eccetera eccetera.

Poi, una volta tolto il chiosco, si dovrà mettere mano ai sottoservizi, che andranno rifatti, e poi alla pavimentazione, che andrà pur rifatta... Totale: dai 90mila euro in su (“ad essere ottimisti”, facevano sapere ieri dagli ambienti degli uffici tecnici). Il tutto con tempi di gara, assegnazione e lavoro assortito da parte di uffici che avrebbero anche ben altro da fare (dalle strisce alle buche...). E per cosa? Per lasciare una piazza vuota e desolata. Come dire: un’idea geniale, da qualunque punto di vista la si voglia guardare...