Confusione sul Filò d’estate si fa qui... no lì... no là...

 Che confusione, sarà perché non ci siamo! E’ così che l’evento “Filò estivo in piazza”, organizzato dall’associazione “Ande cante e bali” con il patrocinio del Comune e dell’assessorato agli Eventi diretto dall’assessore Luigi Paulon, praticamente è previsto contemporaneamente in tre piazze diverse. Per l’associazione che si impegna da anni nel mantenimento della tradizione polesana di danza e musica popolare, l’evento che ripropone spettacoli come quadriglia gagliarda, settepassi, bal dei tre gobbi, si terrà “tutti i giovedì di luglio dalle 21.15 alle 23.15 in piazza Garibaldi.

Così come promesso dal Comune e come comunicano in una pagina Facebook dedicata all’evento e anche tramite il centro servizi volontariato.

Peccato che il giovedì piazza Garibaldi proprio in quelle ore sia un ritmare continuo e anche molto frequentato di musica pop, dance e di dj-set. Che sempre musica è, ma con “Ande Cante e Bali” c’entra veramente poco.

Secondo la delibera della giunta, che recentemente ha avallato il gratuito patrocinio e l’occupazione gratuita di suolo pubblico all’associazione folcloristica, i giovedì del Filò si terranno in piazza Vittorio Emanuele II (minore introito per il comune 79 euro). Ovvero a due passi dalla movida. Geniale... Oppure un modo per scatenare la rissa.

Dei quattro giovedì previsti dal gruppo polesano che si impegna nello studio della tradizione musicale popolare, tuttavia, il primo quello in calendario domani, è saltato; il secondo il 12 luglio, si farà... in piazza Matteotti.

Giusto sotto le Due Torri. Dove in teoria ci sarebbe dovuto essere il cinema.

Idea fantastica, se non fosse assolutamente estemporanea. E come al solito l’assessorato alla disorganizzione degli Eventi ha colpito ancora... Comunicare agli interessati e ai possibili spettatori quando e dove si farà il “Filò estivo”, diventa un’impresa anche per gli addetti ai lavori.

Un bailamme così di date, orari e piazze non si era mai visto. Nemmeno fossimo in una metropoli, in cui incastrare tutto è un lavoro immane. Resta il sospetto, ma è troppo malevolo per poter essere vero: prima si era concessa piazza Garibaldi nella certezza che gli aperitivi della movida non si sarebbero fatti (come da dichiarazioni della primavera); poi si è pensato a piazza Vittorio ignorando che i due eventi così vicini si sarebbero creati danni a vicenda; infine si è optato per piazza Matteotti nella certezza che il cinema non si farà. Almeno a breve. A volte... basta dirlo.