VOCE
Badia Polesine
03.07.2018 - 21:33
Salvo imprevisti dell'ultimo minuto, è in programma domani mattina l’arrivo in Italia della salma di Stefano Mascellani, il cuoco di 46 anni originario di Masi, morto a Malta la scorsa settimana. Arriverà insieme ai familiari alle 10.30 all’aeroporto di Bologna e, forse, già venerdì pomeriggio potrebbero tenersi i funerali nella sua città natale. Ieri mattina, infatti, sono state firmate tutte le autorizzazioni per il rientro in Italia, dopo che lunedì è stata eseguita l’autopsia sul corpo di Mascellani, che avrebbe confermato il decesso per cause naturali. Ieri pomeriggio gli amici dell’isola si sono radunati nel luogo dove Stefano ha perso la vita e si era recato per fare una corsa, come d’abitudine.
Il quarantaseienne da quattro anni era a Birgu, nel sudest dell’isola, dove gestiva il ristorante italiano Osteria.Ve, aperta con il rodigino Thomas Panagin. Ed è stato proprio Thomas, 40 anni, a dover riconoscere l’amico, dopo il decesso. A Malta, dopo la tragica notizia, è volata la famiglia di Mascellani, che rientrerà con lui domani, e la fidanzata Ana, che li ha raggiunti da Valencia. Quest’ultima città, infatti, doveva essere la prossima tappa della vita di Stefano: l’osteria veneta aperta con Panagin, dopo quattro anni, è ormai una solida realtà, e i due soci polesani sognavano in grande. Al punto da voler fare di Osteria.Ve un franchising multinazionale: Stefano avrebbe dovuto aprire la nuova sede di Valencia, Thomas sbarcare in Lettonia, a Riga, per fare altrettanto. Ma ora le cose, purtroppo, sono cambiate, tragicamente.
Stefano amava fare jogging. Andava a correre anche quattro volte a settimana, la mattina, con il suo cane, Scott. Novanta minuti di corsetta per tenersi in forma. Sempre lo stesso percorso: una strada turistica, poi un tratto che costeggia un campeggio, per proseguire poi sullo sterrato, in una zona poco frequentata. Proprio qui è stato colto da un malore. L’ha trovato un passante, presumibilmente dopo diverso tempo: Stefano era a terra, vicino a lui cellulare e occhiali da sole, le uniche cose che aveva portato con sé. Niente documenti. La polizia, avvisata dal passante, ha contattato la fidanzata, a Valencia, che in lacrime ha chiamato Thomas. Nelle prossime ore saranno resi noti i dettagli precisi del funerale.
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