Un dormitorio in pieno giorno

Alle 15,30, quando il caldo estivo è al suo culmine, sotto le due Torri, sedute sulle panchine, un gruppo di donne di mezza dell’Europa dell’Est chiacchierano animatamente. Un’ora dopo i giardini delle Due Torri diventano un dormitorio a cielo aperto, se va bene un luogo di bivacco per gente poco raccomandabile. E le panchine pensate per i bimbi, per le famiglie, diventano brandine improvvisate su cui schiacciare il pisolino. E’ il degrado che avanza. Eppure le due torri medievali sono il simbolo di Rovigo.

Quella più alta, la torre Donà, è al centro di un progetto di riqualificazione che rischia di saltare perché il Comune non ha i soldi per pagare l’Iva (20mila euro), bloccati con il lodo Baldetti.

Che l’area abbia bisogno di essere ripensata lo dimostra il titolo dell’iniziativa che Confesercenti ha voluto dare ai cinema sotto le stelle. Lo ha chiamato “progetto presidio”, proprio per salvare la zona dall’abbandono dei rodigini. La condizione che Confesercenti aveva posto all’amministrazione comunale per farsi carico dell’evento, tra l’altro, era abbastanza semplice: posizionare un chiosco (nello specifico l’idea era quelle delle “Lattine”, cioè un chiosco di design) ai giardini delle Due Torri, per dare un servizio agli utenti.

E il titolare del chiosco avrebbe sostenuto le spese per il cinema assumendosi il rischio. Il chiosco tuttavia, è da questo inverno al centro di una disputa con l’amministrazione comunale, che ruota tutta proprio sulla forma del container che si trasforma in locale paninoteca dove bere e mangiare.

“Aspettiamo l’ok della Sovrintentendenza di Verona”, ha dichiarato l’assessore Luigi Paulon. Intanto l’estate sta finendo, come cantavano i Righeira. E un altro progetto se ne va...