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Rovigo

Buche, segnacci e insicurezza

Le condizioni del piazzale antistante il santuario della Madonna Pellegrina

Da piazza antistante la più vecchia chiesa della Commenda a piazzale per le corriere. Circondata dal degrado e da un senso di insicurezza che pervade passanti e residenti. E’ il destino e la situazione di piazza Cervi, il piazzale che sta davanti al santuario della Madonna pellegrina e che da oltre 10 anni è diventato il terminal delle corriere di linea. Doveva essere una soluzione temporanea, si era detto al momento di attivare il trasloco dei bus da piazzale Di Vittorio. Ma in Italia troppo spesso non c’è niente di più definitivo del temporaneo. E così la stazione delle corriere è ancora sistemata su quello che dovrebbe essere il piazzale della chiesa della Commenda. E questo nonostante anni di polemiche, segnalazioni anche da parte delle autorità ecclesiastiche, e progetti mai andati in porto.

Corriere di giorno, ma anche degrado, e insicurezza soprattutto di notte. Per mesi l’area intorno alla piazza Cervi è finita al centro di polemiche a causa di bande di sbandati intenti a bivaccare o sostare nelle adiacenze. Soprattutto nelle immediate vicinanze del locale biglietteria. Più volte i residenti che abitano lungo il primo tratto di via Tisi si sono lamentati per episodi di piccola o grande criminalità. Dai rumori molesti attuati da piccole bande di perditempo, ad episodi di spaccio di droga. E poi zuffe, furti, e varie aggressioni che hanno fatto, in più occasioni consigliare a tutti di “non aggirarsi in quella zona di sera”.

Ma i problemi non sono solo legati alla sicurezza, ma anche a incuria e degrado. La pavimentazione del piazzale e dei marciapiedi in più punti appare sbriciolata, con buche che si aprono qua e là, e cubetti di porfido che cadono a pezzi e lasciano spazio a crateri e sconnessioni. Ad inizio della piazza, dalla parte opposta alla chiesa c’è pure una fontana. Anzi la struttura di una fontana perché l’acqua non zampilla da tempo e la vasca in marmo diventa recipiente per cartacce, scarti o sassi di varia misura.

Gli edifici attorno alla piazza non stanno meglio: ci sono scritte, graffiti, e pareti deturpate. In altre compaiono muffa o erbacce che si insinuano da crepe e fessure. Quel che traspare è trascuratezza, quasi abbandono.
Le cose vanno anche peggio nei mesi invernali, quando alla mattina la piazza si riempie di studenti pendolari. E i pochi cestini disponibili fanno sì che cartacce, plastica di vario genere, finiscano ovunque. Le stesse strisce pedonali sono sbiadite e infarcite di buche e connessioni, come dire il punto dove il pedone dovrebbe passare in sicurezza è tutto tranne che sicuro.
E così di non temporaneo non c’è solo la stazione delle corriere, ma anche il degrado e l’incuria. Che anche in piazza Cervi non mancano mai.

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