VOCE
Il caso
10.07.2018 - 19:02
Di imminente trasferimento della stazione delle corriere da piazza Cervi all’ex scalo merci ferroviario se ne parlava già nel 2010. Sono trascorsi 8 anni, ancora se ne parla, è vero, ma sottovoce, senza annunci o promesse, perché è da troppi anni che la temporaneità del terminal dei bus davanti alla chiesa della Commenda è diventata granitica come una parete delle Dolomiti.
Eppure nel 2010 le cose sembravano fatte. In consiglio comunale era stato spiegato, dall’assessore della giunta Merchiori Angelo Milan, che dopo il completamento del quarto binario all’Interporto lo scalo merci ferroviario si sarebbe trasferito a Borsea, innescando poi il trasloco delle corriere all’ex scalo merci. Era già pronto uno schema di convezione con le Ferrovie dello Stato. Quel trasferimento non avvenne mai, nonostante studi di fattibilità, progetti, idee e innumerevoli viaggi a Roma per cercare accordi con Ferrovie e Rfi. Il piano per realizzare il nuovo terminal con un adiacente parcheggio interscambio e la sistemazione delle pensiline non ha mai lasciato veramente il libro dei sogni.
Ed è soprattutto per questo motivo che piazzale Cervi, davanti al santuario della Madonna Pellegrina, non è ancora tornato alla funzione di sagrato della chiesa. Il suolo è pubblico e per questo fu scelto nel 2001 per diventare terminal delle corriere extraurbane al posto di piazzale Di Vittorio. Doveva essere una sistemazione temporanea. Invece.... Invece davanti al santuario della Madonna Pellegrina, inaugurato dal futuro Papa Giovanni XXIII nel 1957, stazionano ancora le corriere.
Anche la giunta Piva nel 2013 ha provato a portare a casa il risultato. L’idea, in questo caso, era cedere l’area del deposito delle corriere Bus Italia, che si affaccia su via Petrarca ad Fs. Per realizzare un parcheggio multipiano da circa 300 posti auto che possa essere a servizio degli utenti della stazione ferroviaria. In cambio Fs avrebbe potuto cedere cedere al Comune l’area dell’ex scalo merci che sorge sulla sinistra della stazione ferroviaria, sempre per trasferire, come nelle intenzioni degli passati, il terminal delle corriere.
Anche l’attuale amministrazione Bergamin ha messo fra i punti da realizzare il caso scalo merci-stazione corriere. Valutando la fattibilità di un progetto ambizioso, con l’aiuto della Ue da cui ottenere finanziamenti per realizzare un maxi parcheggio sotterraneo nell’ex scalo merci e trasferire la stazione delle corriere nella parte superiore. Anche in questo caso però il progetto non è riuscito a partire. la scorsa estate l’area avrebbe potuto finire nel piano periferie, a sollecitarne il recupero attraverso il bando periferie anche l’allora onorevole Pd Diego Crivellari.
In quell’occasione però l’amministrazione rodigina puntò tutto sulla riqualificazione della Commenda e dell’ex Maddalena. Il recupero dell’ex scalo merci è fra gli obiettivi anche dell’attuale assessore all’urbanistica Federica Moretti, che però si scontra contro complicazioni normative, e logistiche.
Intanto l’area langue in una strisciante incuria ed in una sensazione di insicurezza che pervade i residenti.
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