I politici ci rimettono 170mila euro

Centosettantamila euro in meno, all’anno, nelle tasche di nove ex parlamentari polesani. E’ l’effetto del taglio ai vitalizi degli ex deputati, approvato ieri da Montecitorio, su proposta del Movimento Cinque Stelle.

E nove ex deputati polesani vedranno ridurre il proprio assegno mensile, di quasi la metà: il taglio medio, infatti, è del 47,14%. Per un risparmio totale, per le casse della Camera, di 175.774 euro all’anno; 14.647 ogni mese. Che si traducono in una decisa riduzione dell’assegno mensile per i nove ex deputati che, fino ad ora, hanno percepito il vitalizio.

A rimetterci più di tutti sarà Lucia Cominato, che passerà da 4.725 euro (e quattro centesimi) a 1.470 euro al mese. Va peggio, però, all’ex parlamentare Dc Antonio Zanforlin: per lui, 980 euro contro i 3.108 fin qui incassati.

Taglio del 63,85% per Gianluigi Ceruti, che percepirà 1.123 euro. L’ex sindaco Dc Mario Bortolami arriverà a 1.208 euro. Demetrio Pietro Errigo incasserà 1.760 euro al mese. Franco Grotto si fermerà a 1.933 euro.

Potranno invece continuare a contare su un vitalizio di tutto rispetto i “veterani” dell’aula di Montecitorio. Gabriele Frigato da 6.590 euro scenderà a quota 4.113. Fabio Baratella passa da 4.725 euro a 3.167.

Infine, il Paperone tra i politici polesani: si tratta di Luca Bellotti. Per lui il vitalizio passa da 6.442 euro e 76 centesimi, a cui si aggiungono i 1.746 che già percepiva in qualità di ex consigliere regionale, a 4.365 euro. Mica male.