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“Aiutiamo l’imprenditore e la sua azienda in difficoltà”

Il titolare aveva minacciato il suicidio. Gregnanin: “Attivare le forme di sostegno”

“Aiutiamo l’imprenditore e la sua azienda in difficoltà”

“Sosteniamo la Stireria Lucia di Guarda Veneta. E diamo una mano all’imprenditore che si trova in difficoltà”.

Giampietro Gregnanin, segretario della Uiltec di Rovigo e Padova interviene sul caso del titolare della Stireria di Guarda Veneta che ha ammesso le difficoltà per il suo fallimento imprenditoriale, arrivando a confessare di aver più volte pensato di togliersi la vita. Gregnanin pur rimarcando le grosse difficoltà che le 13 operaie rimaste senza stipendio stanno affrontando, invita tutti a fare uno sforzo anche a favore dell’imprenditore. Per non lasciarlo solo in questi giorni così difficili. Aiutare lui e la sua azienda, quindi, senza esasperare troppo la situazione, evitando conflitti e cercando dialogo, mediazioni e soluzioni praticabili.

“Leggiamo con dispiacere - dice Gregnanin - le dichiarazioni dell’amministratore unico della Stireria di Guarda Veneta, ci spiace per la persona e per l’imprenditore perché di fronte alle difficoltà siamo prima di tutto uomini”.

Continua il numero uno della Uiltec-Uil: “Crediamo che vadano attivate immediatamente tutte le azioni di sostegno previste in questi casi. Nel merito la posizione del sindacato è stata corretta, abbiamo cercato in tutte le maniere di tenere in piedi l’azienda, convinti come siamo che gli interessi dell’azienda devono essere quelli dei lavoratori. Evidentemente non sapevamo che esistevano così tanti creditori oltre alle lavoratrici, e questo ha reso la situazione più complessa. Ci eravamo messi a disposizione per trovare anche forme diverse di salvaguardia dell’azienda, ci eravamo messi a disposizione per incontrare anche l’imprenditore eventualmente subentrante, ipotizzato dall’amministratore unico, poi non se ne fece più nulla perché anche il consulente aziendale aveva rinunciato all’incarico di assistere l’azienda”.

Gregnanin aggiunge che “le lavoratrici non preferiscono la disoccupazione al lavoro e se esiste veramente una benché minima possibilità di salvare l’unità produttiva sono da subito a disposizione, purché questo sia fatto all’interno di una chiarezza normativa”. E infine: “Auspichiamo che il sistema migliori per evitare di vedere imprenditore in crisi e lavoratrici senza stipendio”.

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