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San Bortolo

Risse e pestaggi, “questo è il Bronx di Rovigo”

I residenti di via Don Minzoni denunciano una situazione insostenibile: “La strada è in mano a clan stranieri. Ho visto un uomo infierire su una ragazza riversa a terra”.

Risse e pestaggi, “questo è il Bronx di Rovigo”

Una ragazza stesa a terra, sul marciapiede, presa a calci e pugni da un uomo. E ancora, furiose liti notturne, spesso finite a bottigliate, o sfasciando i vetri di un condominio. Scene da Bronx. Che avvengono, però, nel cuore di Rovigo, in via Don Minzoni, la stretta strada che da San Bortolo raggiunge il centro città.

A raccontarlo è un residente della zona. Che, stremato dalla situazione - che va avanti da anni - ha preso carta e penna e ha scritto al sindaco e ai consiglieri comunali, senza però firmarsi, per paura di ritorsioni.

“Vivere in via Don Minzoni è ogni giorno sempre più pesante - dice infatti il residente - a causa di gruppi, famiglie o clan, di origine straniera, residenti in un condominio fatiscente, che sfida le basilari norme di sicurezza”, con tanto di vetri rotti e finestre che precipitano in strada.

“Se siamo fortunati - continua - ogni giorno e ogni notte assistiamo soltanto a festini e ritrovi con musica a tutto volume alternati a liti furibonde, discussioni accese sul marciapiede che spesso si concludono con vetrate rotte e via vai di giovani ragazze che in piena notte scendono e salgono da furgoni diretti probabilmente a qualche night”.

Quegli appartamenti, poi - sempre secondo la testimonianza del residente - sono fatti per “ospitare una sola persona, invece ci vivono in almeno 4-5. Chissà in che condizioni di irregolarità contrattuale. Mi è anche stato riferito che per entrare nei monolocali disabitati alcuni si ‘organizzano’ con martello, scalpello, trapano e quant’altro per forzare le porte ed entrare, evidentemente in modo abusivo. Sono state notate anche effrazioni a contatori”.

E anche quando arriva la polizia (e succede spesso) - “già dal giorno successivo le stesse situazioni si ripetono, il disturbo è continuo fino ad arrivare al weekend in cui avviene il solito rituale: risse, festeggiamenti e musica a tutto volume, con fiumi di alcool, urla e discussioni a voce altissima per ore e ore, superando di gran lunga quelle del riposo, sia pomeridiano che notturno”.

Per questo - tira le somme il residente - “siamo costretti a barricarci in casa, a chiudere le finestre in piena estate, sforzandoci di ignorare il rumore molesto”.

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