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Caffé Borsa

L'ultimo giro di chiave nel mare di ricordi

Lorenzo Paparella porta via gli ultimi scatoloni dallo storico locale . Tra i cimeli fotografie stampate, come quella dell’Oktober fest “un tuffo negli esordi”.

Tra i cartoni tantissime fotografie cartacee, quelle che oggi raramente si usano, visto che digitale e social hanno preso il sopravvento. Lorenzo Paparella dietro al bancone, abbracciato a Cipriani e insieme alle sue amate birre. L’ex titolare del Caffé Borsa era per l’ultima volta dentro il locale, ieri mattina, per confezionare gli ultimi ricordi. Lui e il suo cagnolino, in solitaria. La maniera migliore per riflettere, dare un ultimo saluto a 22 anni di duro lavoro ma anche di soddisfazioni.


“Ho trovato tante cartoline, quella di Sidney, nel 2001 quando ero andato a trovare mio figlio in Australia. E poi quelle che i clienti mi mandavano e che conservavo gelosamente - racconta - Una volta succedeva così, ci si scambiavano cose, non messaggi virtuali, tutto era più tangibile”.


Con una punta di nostalgia Paparella ha ricordato le sue origini: “Ho avuto la possibilità di fare l’importatore di birra io e Sebastiano che aveva il pub a Boara Pisani nel 1996. Eravamo riusciti a diventare concessionari e poi importatori a Rovigo della birra belga. Sono ricordi indelebili. Ho trovato foto dell’Oktober fest del 1986. Io e i miei amici”.
Da domani il locale passerà nelle mani di Thun, con la consegna ufficiale delle chiavi.


Lorenzo e la moglie Fiammetta andranno in vacanza, forse in Sicilia, dopo che i figli Federico di 39 anni e Filippo di 15, torneranno dalle loro, nel Conero.  “Io ovunque vada sto bene, anche lungo l’Adige. Basta stare in compagnia”.


Perché per uno come Lorenzo Paparella stare in mezzo alla gente non è un lavoro, è un’esigenza. E forse proprio qui sta la differenza tra un vero gestore di locali e di eventi e uno che lo fa per esigenza. “ Ho sempre amato stare in mezzo alla gente. In effetti anche adesso non voglio rinchiudermi in casa, poltrona e televisione. Vorrò andare in giro ritrovarmi con gli amici”.
Nessuno crede che rimarrà molto senza trovare un’altra attività in cui immergersi nella gente: “Ho avuto tante proposte, ma tante. Ora mi riposo un po’, poi ci penserò. Certo è che non mi chiuderò in casa, è proprio fuori dalle mie corde”.

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