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ROVIGO

L’ultima perla: tassare lo Sbaracco

Il pagamento dell’occupazione di suolo pubblico per gli eventi diventa un caso politico. Si alza la posta dopo la richiesta di 6mila euro per il cinema all’aperto, che rimane bloccato

L’ultima perla: tassare lo Sbaracco

Si alza la posta dopo la richiesta di 6mila euro per il cinema all’aperto, che rimane bloccato

Sull’occupazione di suolo pubblico, la tassa cosiddetta Tosap, l’assessorato al Commercio di Luigi Paulon si incarta, inciampa e congela non uno, ma ben due eventi. Al “time out” sul cinema all’aperto ai giardini delle Due Torri, che doveva essere il presidio su un’area degradata, si aggiunge la scure sullo Sbaracco.

La voce circola già tra i commercianti: il Comune vuol far pagare la tassa di occupazione del suolo pubblico anche per l’evento che da circa 10 anni ritma le stagioni in città. Un marchio costruito negli anni e che anima Rovigo per un intero week end, sia in autunno che in primavera.

“Non era mai successo in tanti anni - si lamenta la titolare di una boutique storica del centro - ora la novità che sa di beffa da parte di tutta l’amministrazione comunale. Noi ci autotassiamo già per organizzare lo Sbaracco, pagare anche la Tosap diventa infattibile”.

In realtà la discussione all’interno della giunta che venerdì ha dovuto bloccare la delibera sul cinema all’aperto delle Due Torri è andata diversamente.

Negli accordi iniziali tra l’assessore Paulon e gli organizzatori del cinema sotto le stelle alle Due Torri, la tassa non era inclusa. Ma una volta che gli uffici hanno preparato la bozza tecnica della delibera, non hanno potuto prescindere dalla clausola Tosap. L’occupazione di suolo pubblico per un privato - in questo caso il chiosco “Le Lattine” - è dovuto, per non creare disparità di trattamento con le altre realtà commerciali che organizzano eventi in città, hanno sostenuto i tecnici del Commercio. Di fatto il chiosco rimarrà lì fino al 31 gennaio, ma è anche lecito che un privato, che realizza un piano economico su determinate premesse, quando queste cambiano e nella fattispecie pesano per 7mila euro, qualche passo indietro lo fa.

Adesso, però il pagamento dell'occupazione di suolo pubblico per gli eventi diventa un caso politico. Il solito modo improvvisato di amministrare.

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