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Rovigo

Dopo l’incendio all’impianto bloccata l’azienda di tubi

Con un’ordinanza è stato disposto il fermo alla lavorazione dei metalli alla Tubi spa, tra viale Porta Po e la tangenziale est di Rovigo. Le fiamme avevano interessato un filtro di aspirazione dello zinco

Dopo l’incendio all’impianto bloccata l’azienda di tubi

Con un’ordinanza è stato disposto il fermo alla lavorazione dei metalli visto che le fiamme avevano interessato un filtro di aspirazione dello zinco

Un rogo di non grandi proporzioni aveva richiesto, il 20 luglio scorso l’intervento dei vigili del fuoco nella zona di via Sant’Antonio 22 a Rovigo, alla Tubi spa, una ditta che fabbrica condotte per acqua e metano, proprio nella zona industriale tra viale Porta Po e la tangenziale est di Rovigo.

L’incendio si è sviluppato all’interno dell’impianto e ha interessato un filtro di aspirazione della polvere di zinco, che era sistemato all’esterno del capannone.

Una volta sedate le fiamme i vigili del fuoco hanno eseguito una serie di controlli sulla sicurezza dell’impianto, al termine dei quali hanno stabilito il divieto di utilizzo dell’impianto fino al ripristino dei filtri. Questo perché il particolato di zinco nell’aria può nuocere alla salute. E la zona interessata dall’incendio è comunque vicina alle abitazioni.

Il Comune, dunque, su richiesta del comando dei vigili del fuoco di Rovigo, ha chiesto alla ditta Tubi spa di ripristinare l’intero impianto immediatamente.

In particolare il Comune ha ordinato alla ditta, il cui titolare è M. P, e che ha sede legale a Chieti, di tenere fermo “l’impianto di filtrazione al servizio dell’impianto di aspirazione della polvere di zinco che si trova esternamente al capannone e di trasmettere sia al comune che ai vigili del fuoco di Rovigo la documentazione attestante il ripristino della funzionalità dell’impianto entro 15 giorni dall’effettuazione degli interventi”. Infine, il Comune avverte i responsabili della ditta che soo ritenuti responsabili per danni a persone animali e cose che dovessero verificarsi a causa dell’uso non consentito dell’impianto sottoposto a fermo”.

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