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Piazza Mario diventa una discarica

Più volte i residenti hanno lamentato l'incuria nel quartiere. La soprano Simonetta Casellato ha scritto al sindaco affinché i cassonetti vengano rimossi. Bobo: "Mancano i controlli"

Piazza Mario diventa una discarica

La soprano Simonetta Casellato ha scritto al sindaco affinché i cassonetti vengano rimossi

“Questo è piazzale Alberto Mario: è possibile in pieno centro avere questo schifo con odore nauseabondo che arriva anche a casa della gente?”: è il grido di indignazione che arriva dalla soprano Simonetta Casellato nel mostrare le foto della situazione inaccettabile che si registra nell’area retrostante la chiesa Cattedrale trasformata in discarica. A distanza di un mese dalla precedente segnalazione di alcuni residenti della zona, ancora non si è mosso niente e così il quartiere continua ad essere una discarica a cielo aperto in pieno centro cittadino. Oltretutto le altissime temperature di questi rischio creano anche un vero e proprio problema igienico sanitario.

Quindi Casellato lancia un appello: “Si chiede gentilmente di spostare altrove questi cassonetti, richiesta già inoltrata al sindaco Omar Barbierato che spero provveda al più presto a risolvere questo problema visto che oltre alle abitazioni e al parcheggio ci sono anche attività commerciali nelle vicinanze”. E la polemica dilaga sui social. Secondo Anna Paola “è vergognoso lasciare questi cassonetti traboccanti per giorni: o se ne aumenta il numero, disponendoli meglio, o se ne procurano di maggiormente capienti, altrimenti il tutto dà il senso dell’incuria, del disordine e, diciamolo, della sporcizia”.

Ma un dipendente di Ecoambiente assicura che i cassonetti vengono svuotati tutti i giorni, tra le 5.30 e le 6. Qualcuno non appare convinto e così, tra l’ironico il sarcastico, fa sapere che avviserà l’assessore competente affinché vigili sullo svuotamento dei cassonetti. Interviene anche l’ex sindaco Massimo Barbujani sostenendo che “il problema è che ci devono essere i controlli. Nella sperimentazione, perché si trattava di sperimentazione, erano previste delle telecamere per controllare i depositi. Poi non so se funzionano e se vengono controllate. Per la cronaca – puntualizza Bobo - questi cassonetti dovevano essere utilizzati da 2-3 attività, ma poi come sempre diventano discariche”. Anche la maleducazione fa la sua parte.

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