VOCE
Politica
20.08.2018 - 19:04
“Basta crociate. I vitalizi sono anacronistici, avevano senso qualche decennio fa, ora non più”. Antonio Zanforlin, ex onorevole dei tempi della Dc, ci ripensa e si dichiara contro i vitalizi per i parlamentari.
Ma non è solo una dichiarazione perché Zanforlin è anche passato alla concretezza: “Qualche giorno fa - spiega - ho comunicato a Bortolami e Ceruti la mia uscita dal gruppo di ex deputati intenzionati a fare ricorso contro l’abolizione dei vitalizi. Non potevo più accettare atteggiamenti da crociata con cui si vogliono difendere i vitalizi”.
Eppure qualche settimana fa, quando il governo ha deciso di tagliare i vitalizi per gli ex parlamentari, al termine di una campagna durata mesi, Zanforlin si era dichiarato contro. “E’ vero – ammette lui stesso – ma poi ci ho ragionato su con delle considerazioni, a mio avviso, inoppugnabili. I vitalizi avevano un senso decenni fa, sacrosanti per uomini come Togliatti, Nenni, La Malfa, gente che ha combattuto per la democrazia, che ha sacrificato tanto. Ma adesso non sono più quei tempi e i vitalizi sono anacronistici. Già il governo Monti aveva iniziato a ridurli, poi questo governo, con il quale non sono certo in linea, ha fatto il resto”.
E ancora: “Ma io non condivido più la battaglia per difendere, so che a settembre scatterà una campagna per sostenere il ricorso contro la legge, ho già comunicato agli altri che non ne farò parte. Che preferisco preservare la serenità familiare”. Zanforlin ricorda anche quando decise di candidarsi per il Parlamento: “Era il 1979, io ero segretario provinciale della Democrazia Cristiana, il senatore Bisaglia chiese la disponibilità di scendere in campo, anche perché serviva gente in grado di raccogliere preferenze anche fuori dal proprio territorio. Io accettai e per entrare in Parlamento lasciai l’incarico di alto funzionario della Cassa di risparmio”.
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