VOCE
Lendinara
23.08.2018 - 20:13
Attraverso una delibera comunale, è stato approvato il nuovo schema di convenzione per l’adesione del Comune di Lendinara alla Stazione unica appaltante (Sua), per i Comuni del Polesine data la scadenza della precedente convenzione. Sua è un’organizzazione creata a livello nazionale nell'ambito del piano straordinario contro le mafie del 2010, e istituita nel Dpcm del 30 giugno 2011.
La stazione ha la caratteristica di porsi al di sopra delle singole realtà comunali, e di garantire trasparenza e organizzazione qualora i comuni aderenti volessero partecipare ad appalti pubblici. Risale al 2015 l’istituzione della Sua per la provincia di Rovigo, con la conseguente convenzione sottoscritta dai comuni interessati, a far parte di un’unione utile e talvolta indispensabile per la partecipazione a gare d’appalto di lavori pubblici o per contratti di servizi e forniture. Per comuni con una popolazione inferiore ai 10.000 abitanti non è infatti possibile procedere autonomamente all’acquisto di beni e servizi di valore superiore ai 40milae a lavori d’importo pari o superiore ai 150mila.
Per Lendinara risulta dunque fondamentale la convenzione al Sua per tutti quei progetti presenti o futuri che prevedano l’investimento di somme ingenti. L’adesione prevede il pagamento di una quota associativa annuale di 500 euro prevista nelle spese del bilancio finanziario 2018, del Comune di Lendinara. Dopo il parere favorevole espresso il 18 luglio dal Revisore Unico Clemente Peserico, il Consiglio Comunale ha deciso di rinnovare la convenzione per l’adesione alla Sua considerandola un modo fruttuoso e positivo di collaborazione con realtà extra comunali. Inoltre, si tratta di uno strumento utile per poter affrontare lavori pubblici onerosi con trasparenza in un sistema che permette di dividere in modo chiaro i compiti delle realtà comunali convolte e le funzioni di controllo e di regolazione delle gare della Stazione.
“La legge prevede che si possa aderire alla convenzione delle Sua per lavori che superano una certa soglia, e va bene, ma questo ci ripropone anche l’annoso problema caratteristico delle piccole realtà comunali, e cioè la progressiva riduzione delle singole piante organiche” commenta il sindaco Luigi Viaro, ponendo l’attenzione anche sul ruolo che, come singole amministrazioni, i comuni devono portare avanti per il benessere dalla comunità.
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