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BADIA POLESINE

Mobbing in comune, non è finita

La causa del dipendente va in Cassazione. In Appello il giudice aveva dato ragione all’amministrazione e disposto anche un risarcimento

Mobbing in comune, non è finita

In Appello il giudice aveva dato ragione all’amministrazione e disposto anche un risarcimento

Il caso di mobbing in municipale è pronto per essere portato in Cassazione. Rimane dunque senza una risoluzione la vicenda iniziata qualche anno fa, quando ad essere primo cittadino di Badia era Gastone Fantato.

A ricorrere a vie legali è stato Andrea Patergnani, dipendente comunale ritenutosi mobbizzato quando ricopriva il ruolo di vicesegretario generale, all’incirca otto anni fa.

Una delibera comunale di recente approvazione svela però lo stato della questione: il dipendente, dunque, intende portare avanti la propria causa, nonostante sia già stato celebrato un processo di primo grado e il relativo appello.

Ora è stato proposto il ricorso alla Corte di Cassazione per conseguire la riforma della sentenza pronunciata dalla Corte d’Appello di Venezia. Secondo quanto riportato dalla delibera, la giunta comunale ha deciso di affidarsi all’avvocato Maria Luisa Miazzi dello studio Mcr di Padova “per la difesa del comune nel ricordo proposto alla Suprema corte”.

La sentenza di secondo grado pronunciata dalla Corte d’Appello è stata elaborata nello scorso ottobre: oltre a rigettare l’appello, la Corte ha risposto anche di risarcire il comune delle spese di lite. Il dipendente ha intentato una causa al comune, ritenendo di essere stato mobbizzato da parte del sindaco in carica all’epoca.

Ora però l’epilogo della vicenda si avvicina, con la sentenza finale che la Corte di Cassazione deciderà di pronunciare.

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