Cade in motorino in viale Porta Adige, 80enne fa causa al Comune per 135mila euro
L'inchiesta
Ezechiele Norberto Feher, alias Igor
24/08/2018 - 23:20
"Sono arrivato in Italia in modo regolare, e ho lavorato per un anno come perito fra Rovigo e Ferrara".
E' la dichiarazione più sorprendente contenuta nel fascicolo d'inchiesta del gip di Bologna a carico di Igor Il Russo, sulla base delle dichiarazioni rilasciate agli inquirenti dal carcere spagnolo dove il pluriassassino è detenuto.
Nel corso dei colloqui con gli psichiatri (incaricati di stabilire la sua capacità di intendere e di volere) e con gli inquirenti spagnoli, Igor ha dunque raccontato di avere vissuto e lavorato a Rovigo per un anno.
In Italia, ha riferito ancora nel corso dei colloqui, sarebbe arrivato per cercare lavoro, non trovandolo nel suo Paese. Igor dice di essere arrivato in modo regolare e di aver lavorato per un anno come perito tecnico tra Ferrara e Rovigo, ma queste affermazioni non trovano al momento riscontro. Fino ad ora si pensava che fosse entrato in Italia da evaso, dopo essere stato arrestato in Serbia per violenza sessuale, furto e aggressione. La storia di Igor prima della sua carriera criminale in Italia finisce qui. Perché a Rovigo lo ritroveremo, ma come carcerato dopo essere stato arrestato per una serie di rapine anche nelle campagne polesane, quelle del "bandito ninjia", l'inizio conosciuto della sua carriera criminale in Italia.
Tra le altre cose, Igor ha ammesso di "avere ricevuto un addestramento militare in Serbia, ma non nel periodo del conflitto con la Croazia". Poi si sarebbe arruolato come volontario mercenario in Ucraina.
LE ALTRE NOTIZIE:
Notizie più lette
LASCIA IL TUO COMMENTO:
Condividi le tue opinioni su