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Rovigo

Ottobre rodigino in alto mare, l’organizzazione riparte da zero

Ottobre rodigino in alto mare, l’organizzazione riparte da zero

Potrebbe essere clamorosamente tutto da rifare. Entro questa mattina il Comune doveva annunciare il risultato per quanto riguarda la manifestazione d’interesse per l’organizzazione del prossimo Ottobre rodigino. Ma a ieri sera ha preso piede la possibilità che si possa andare ad una revoca, con relativa nuova richiesta di manifestazione d’interesse rivolta ai soggetti in grado di organizzare - tra l’altro in un lasso di tempo così limitato - una rassegna tanto imponente e complessa come l’Ottobre rodigino.

La motivazione per il rinvio pare sia tecnica. E’ infatti uscito (e in questi giorni ne hanno parlato in pochi, a dire il vero...) che ci sarebbe stata una sola manifestazione d’interesse. E l’avere reso pubblico questo passaggio avrebbe invalidato la gara. Ma chi l’ha detto? Scoprirlo non dovrebbe essere difficile.

Ma a questo punto la domanda è un’altra: ci sarà il tempo necessario per evitare un clamoroso autogol? Probabilmente sì. Anche perché si parla di tempi velocizzati al massimo. Di certo quello che è accaduto è quantomeno “bizzarro”, proprio dopo che l’assessore al Commercio, Luigi Paulon, aveva annunciato - e difeso pubblicamente - una serie di novità delle quali, è evidente, non ci sarà traccia nella prossima Fiera d’Ottobre. Se non altro per questione di tempo, ma anche per tutta una serie di situazioni normative che esporrebbero il Comune a rischi di ricorsi. Tutto rinviato, se va bene, al prossimo anno. Adesso la corsa contro il tempo è per organizzare l’edizione 2018. Senza se, senza ma, e con poche o nessuna novità per quanto riguarda gli espositori.

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