Il virus si porta via una nonnina

Il virus del West Nile fa un’altra vittima. Una donna di 91 anni, Marcella Sega, infatti, è morta martedì all’ospedale Santa Maria degli Angeli di Adria, dov’era ricoverata da circa una settimana.

Ma soltanto ieri, nel giorno in cui si è svolta la cerimonia funebre della 91enne, i laboratori dell’istituto zooprofilattico di Padova hanno confermato quello che, ormai, sembrava più di un sospetto: ad uccidere la donna, gravata già da patologie cronico degenerative legate all’età avanzata, è stato il West Nile. E si tratta della seconda vittima in poche ore in Polesine, dopo il decesso, giovedì, di Rachida Ouraga, 58enne di Trecenta, madre di cinque figli.

“Non posso credere che la nonna se ne sia andata per la puntura di una zanzara”, ripete in queste ore Fabio, uno dei dieci nipoti di Marcella Sega, per tutti quanti Arsilia, vedova Crepaldi.

Perché Marcella era una donna davvero forte. Abitava in località Ca’ Garzoni, ad Adria, con la nuora Paola ed i nipoti, ma era originaria di Cicese. Arsilia era una donna semplice, che aveva dedicato la sua esistenza alla campagna, al lavoro, ma soprattutto ai suoi quattro figli, a cui non ha mai mancato da far avere sostegno e protezione.

E in tanti, ieri, hanno voluto tributarle un ultimo omaggio, stringendosi attorno alla sua grande famiglia durante il funerale, celebrato nella basilica della Tomba.

“Sentite condoglianze a tutta la famiglia” sono state espresse dal sindaco di Adria Omar Barbierato a nome dell’amministrazione. E anche l’Ulss 5 - con un comunicato - ha espresso le proprie condoglianze, dicendosi “vicina al dolore della famiglia”. Per una morte, causata da una banale puntura di zanzara, davvero difficile da comprendere e accettare.