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Salute
01/09/2018 - 18:48
Diciassette comuni del Polesine dovranno essere sottoposti a trattamenti straordinari contro la proliferazione delle zanzare. Ma sono molti di più quelli che, fino a questo momento, hanno dovuto fare i conti con il West Nile: sono venti i comuni della nostra provincia in cui si sono verificati casi di contagio nelle persone, a cui va aggiunta la vicina Cavarzere.
Dieci in tutto quelli in cui sono scattate le trappole anti-zanzara, segnalando la presenza di insetti infetti; e dodici i paesi in cui sono stati riscontrati cavalli infetti. Venti, infine, i comuni del Polesine che non hanno dovuto, fin qui, fare i conti con la presenza del virus, ma la sensazione è che sia soltanto un caso: diciamo che, più che essere immuni al virus, semplicemente finora questo non si è manifestato.
La Regione Veneto, intanto, si prepara ad intervenire con l’artiglieria pesante nei 75 comuni più colpiti dal virus a livello regionale. Di questi, 36 sono in provincia di Padova, 22 in provincia di Verona e i restanti 17 sono in Polesine. Il piano regionale prevede una lunga serie di interventi, sia adulticidi che larvicidi, per un costo di circa 500mila euro.
Due le fasce di intervento. La priorità, nella nostra provincia, sarà data ai dieci comuni inseriti nella zona rossa della mappa del contagio: Badia, Bergantino, Fiesso, Giacciano con Baruchella, Lendinara, Occhiobello, Polesella, Rovigo, Trecenta e Villadose. Facile che al gruppo possa aggiungersi anche Adria dopo che, l’altro giorno, è stato certificato che la morte di Marcella Sega, per tutti Arsilia, 91 anni, sia da imputarsi al temibile virus.
In questi comuni, già da dopodomani, scatterà un doppio trattamento straordinario, sia larvicida che adulticida. Quello larvicida - hanno spiegato i tecnici della Regione - interesserà i tombini stradali e i fossati, in particolare quelli situati nelle vicinanze di abitazioni e aree residenziali; quello adulticida si estenderà ad aree sensibili, come ad esempio parchi pubblici, scuole, aree attrezzate, individuate da parte dei comuni.
Parallelamente, l’intervento sarà effettuato anche nei sei comuni (erano sette con Adria) inseriti nella seconda fascia di rischio, quelli con allerta arancione. Si tratta di Canaro, Castelmassa, Corbola, Gaiba, Stienta e Villamarzana. In questo secondo gruppo di comuni, la disinfestazione sarà effettuata entro due settimane.
Attualmente, i casi confermati, probabili e delle positività nei donatori di sangue registrate nel Veneto sono complessivamente 214. Trentacinque i casi accertati di West Nile nella nostra provincia, a cui bisogna aggiungerne circa 15-20 sospetti. Due, purtroppo, i decessi.
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