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La nuova vigilessa è “civica”

E’ stata candidata per Siamo Adria a sostegno di Barbierato raccogliendo 21 preferenze

La nuova vigilessa è “civica”

Stefania Pavan, 46 anni, è la nuova agente che va a rafforzare il corpo della Polizia locale, sia pure per un breve periodo di tre mesi. Infatti “nell'ambito del potenziamento del servizio di Polizia locale – spiega il sindaco Omar Barbierato - abbiamo assunto con contratto a tempo determinato un nuovo agente per il periodo dall’1 settembre al 31 dicembre prossimo. Le procedure utilizzate – puntualizza il primo cittadino - sono lo scorrimento di una graduatoria afferente a un concorso pubblico approvato in data 19 luglio 2004 atto 159 del dirigente del settore servizi amministrativi”.

Quindi aggiunge: “Un agente in più sulle strade vuol dire più sicurezza per i cittadini, più decoro e quindi una città più bella. Io e la mia giunta formuliamo gli auguri di buon lavoro al nuovo agente”.

Classe 1972, nata ad Adria il 7 maggio, Pavan era commessa in un supermercato, quindi ha preferito prendersi quattro mesi di aspettativa per assolvere al servizio di polizia locale. E fin qui niente di strano.

Ma non passa inosservato il fatto che Stefania Pavan, nelle recenti elezioni amministrative che hanno portato alla vittoria civica, è stata candidata nella lista Siamo Adria, una delle tre liste a sostegno di Omar Barbierato sindaco, raccogliendo 21 preferenze. Oltretutto, sorprende il fatto che l’annuncio dell’assunzione sia stato dato dal sindaco sul proprio profilo Facebook già nella prima mattina di ieri, mentre tale informazione non compare nella homepage del sito web del Comune; inoltre agli organi di stampa è stato mandato lo stesso testo, quasi un copia e incolla del post di Barbierato, su carta intestata del Comune poco dopo le 14.30 dalla segreteria del sindaco.

Così pure lascia perplessi che a distanza di 73 giorni dal giuramento di Barbierato, i comunicati stampa a nome dell’amministrazione comunale arrivino dalla mail di Impegno per il bene comune. Forse è il partito che decide quello che si deve o non si deve dire alla stampa?

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