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Rovigo

Commenda, ultima fermata Camera

Il sindaco ripete: “Soldi nostri”. Giacometti “Il gruppo decide”. Cortelazzo: “Al massimo il ricorso”

Commenda, ultima fermata Camera

Il sindaco ripete: “Soldi nostri”. Giacometti “Il gruppo decide”. Cortelazzo: “Al massimo il ricorso”

“Io non faccio le battaglie contro nessuno. Io sono solo a favore della mia città. Poi, se ci sono dinamiche nazionali, alle quali bisogna sottostare, ne prenderemo atto e agiremo di conseguenza. Certo è da due anni che lavoriamo a questo progetto e chi mi conosce sa in che modo. Di quei soldi ne abbiamo bisogno e sono soldi dei cittadini”. Il sindaco Massimo Bergamin mantiene ancora ferma la linea della diplomazia anche nei confronti del suo partito stesso e sui 13,5 milioni del bando periferie -destinati alla riqualificazione dell’ex Maddalena, che potrebbero essere bloccati definitivamente a partire da mercoledì, quando il voto alla Camera sul Milleproroghe entrerà nel vivo - rimane a braccia aperte, in attesa.

Ne ha parlato con l’onorevole Giacometti? “Certo che ne ho parlato”, ma non dice nulla di più lasciando solo intendere che ha perorato la causa con gli esponenti della Lega che sono in Parlamento, ma che questa partita lo lascia davvero senza molte armi in mano.

Prende tempo, anche se non ce n’è molto prima del voto sul decreto Milleproroghe, l’onorevole Antonietta Giacometti, in partenza per Roma: “Sono ancora a casa - dichiarava ieri - Oggi vado a Roma a prendere tutti gli incartamenti alla Camera, poi si decide in gruppo cosa fare e come votare”.

Poi aggiunge: “Ovviamente si cerca di fare il possibile per portare a casa il miglior risultato per il territorio e per Rovigo”.

Il fatto che i sindaci veneti dopo il primo incontro di “Ferragosto”, dove era andato Andrea Bimbatti, non si sono più riuniti, né hanno preso posizione per salvare i 96 progetti che il Milleproroghe la dice lunga su una battaglia che si giocherà praticamente tutta a Roma, dove la settimana scorsa l’Anci è stata ascoltata in commissione e ha spiegato con numeri alla mano, cosa significa perdere o bloccare 1.626 interventi in tutta Italia per 1,6 miliardi di euro.

Anche Piergiorgio Cortelazzo sarà a Roma da oggi, fino a giovedì. “Sono decine gli emendamenti presentati alla Camera - spiega il parlamentare di Forza Italia, commissario del partito in Polesine - c’è l’emendamento che vuole cancellare tutto e far tornare le destinazioni a prima del voto unanime del Senato. C’è quello che vorrebbe finanziare i progetti che sono già stati validati. L’importante è accertarsi bene anche sulla base di come sono stati formulati, se Rovigo c’entra oppure no”.

Poi Cortelazzo suggerisce una strada che metterebbe il sindaco leghista in grande imbarazzo, ma che più di un comune dei 96 gabbati dal Milleproroghe hanno intrapreso: quella del ricorso. “In caso del mantenimento di questo spostamento al 2020 di fondi per le riqualificazioni - dice il commissario forzista - la gran parte dei comuni farà ricorso. Però, speriamo di riportare tutto allo stato iniziale, prima del voto al senato. Anche se vediamo una chiusura totale e una non trattabilità dell’argomento”.

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