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Adria

Caso vigilessa, le carte in Procura

I carabinieri sono andati in Comune per acquisire il faldone relativo al concorso pubblico

Caso vigilessa, le carte in Procura

L’occhio della Procura è finito sul concorso pubblico per l’assunzione a tempo determinato di un nuovo agente di polizia municipale, ad Adria. La vicenda del posto ricoperto da Stefania Pavan, candidata come consigliere comunale in una delle tre liste dell’attuale sindaco Omar Barbierato, e che nelle ultime settimane ha infuocato l’anima della politica locale, non è sfuggita all’attenzione delle autorità. A tal punto che a inizio settimana i carabinieri hanno fatto irruzione in Comune acquisendo il fascicolo relativo al concorso: faldone già arrivato sul tavolo del Procuratore generale di Rovigo.

Nelle scorse settimane, per tentare di placare le polemiche non appena si era diffusa la notizia che era stata la Pavan a ottenere quel posto, il primo cittadino Barberiato, attraverso una nota stampa, ha spiegato che “la nuova vigilessa ha le carte in regola al 100%”, elencando poi, tutti i passaggi burocratici, supportati dalle diverse norme, che hanno portato alla selezione della donna. Il sindaco ha quindi sottolineato che la donna è stata pescata da una graduatoria approvata dal Comune di Adria il 19 luglio 2004, e che le persone che la precedevano avevano rifiutato il posto a tempo determinato.

La Pavan è così entrata in servizio dal 1 settembre: e lì rimarrà per tutto il tempo previsto dal contratto. Ma tutto questo ha sollevato un putiferio che non accenna a placarsi, con forti prese di posizione dei consiglieri che siedono tra i banchi dell’opposizione. E non a caso, ieri mattina tutti i gruppi di minoranza, compatti, hanno presentato una richiesta urgente di convocazione del consiglio comunale, per avere immediati chiarimenti su quell’assunzione.

Ma non è tutto, perché neanche i cittadini sembra che siano rimasti a guardare. Celandosi dietro la firma “Cittadini onesti”, qualcuno ha scritto una lettera al Procuratore della Repubblica di Rovigo: missiva spedita da Padova e arrivata mezzo posta classica a molti consiglieri di minoranza. Una sola pagina battuta a computer, stampata e infilata in una busta, che - si legge - è stata inviata anche al comandante della guardia di finanza, dei carabinieri e al commissariato di Adria. Gli autori del testo indirizzato al Procuratore, ripercorrono la vicenda dell’assunzione della nuova agente di polizia municipale, esprimendo tutta la loro perplessità ed entrando in dettagli che, a questo punto, spetterà solo alle autorità verificare.

Un’assunzione che ha infiammato gli animi, nonostante gli sforzi dell’amministrazione di mettere a tacere ogni dubbio, spiegando come la Pavan è finita a ricoprire quel posto. E dopo qualche giorno di quiete, la notizia dell’acquisizione dei documenti da parte dei carabinieri ha riacceso i riflettori sulla vicenda. Ma sarà la Procura, adesso, a stabilire se tutto sia avvenuto in maniera regolare o meno. Nel frattempo l’argomento sarà affrontato in consiglio comunale dopo la richiesta di spiegazioni da parte della minoranza.

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