VOCE
Negozi
22.09.2018 - 18:42
La proposta, avanzata dal Movimento 5 stelle e dalla Lega, di reintrodurre l’obbligo di chiusura degli esercizi commerciali la domenica continua a far discutere. La maggioranza degli italiani, secondo un sondaggio pubblicato dal Corriere della Sera, storce il naso davanti a questa ipotesi: il 56% degli intervistati si è detto poco o per nulla favorevole, contro il 39% che si è dichiarata d’accordo. Lo shopping domenicale è diventato ormai un’abitudine per tutti quelli che durante la settimana, tra i mille impegni, faticano a trovare il tempo per andare per negozi. Ma non è solo una questione di comodità: a spaventare il fronte del no sono anche le possibili ricadute sull’occupazione.
Qui a Rovigo per esempio, il presidente della Fattoria Claudio Zoccarato, parla di almeno un centinaio di posti di lavoro ad alto rischio con le chiusure domenicali: “Solo nella prima ondata, subito dopo l’inizio delle chiusure domenicali, se i numeri saranno quelli che pensiamo i posti di lavoro ad altissimo rischio saranno 100. Se poi si andrà avanti nell’idea di trattamenti differenziati da Regione a Regione e da città a città, potrebbe essere solo l’inizio perché ci saranno molti negozi che rischieranno la chiusura”.
Proprio i trattamenti differenziati rappresentano la speranza dei commercianti di Adria per schivare i contraccolpi di questa proposta. L’ipotesi avanzata dal governo, infatti, prevede un’eccezione per le località turistiche. “Non avendo ancora certezze su questa proposta, è ancora prematuro parlare di posti di lavoro e di mancato fatturato - spiega la direttrice del centro commerciale il Porto Federica Pavani - da quel che sì sa ora saranno previste delle eccezioni, e Adria è una città turistica, nel mezzo del parco del Delta, quindi è possibile che avrà delle deroghe rispetto alle altre città. A livello generale, per quanto riguarda l’occupazione, penso che sia troppo presto per tirare le somme: magari la grande distribuzione potrà cercare di recuperare il mancato fatturato facendo aperture anticipate o più ore giornaliere”.
Seppur critico verso le aperture domenicali, anche il presidente del centro commerciale il Faro di Baruchella Andrea Partesani, si dice contrario ad una cancellazione completa: “Durante i mesi invernali è importante che siano consentite - spiega - nel periodo estivo, invece, non c’è riscontro. Io oltre che presidente sono anche un operatore e posso dire che con le aperture domenicali non hanno avuto i risultati sperati: i negozianti lavorano due mesi in più all’anno ma il budget dei clienti è sempre lo stesso. L’impegno è sproporzionati rispetto ai ricavi. E non ci sono state grosse assunzioni: i commercianti si sono arrangiati come potevano chiedendo qualcosa di più ai dipendenti o facendo qualche sacrificio”.
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