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Piscine, fallimento o concordato

Bergamin: “La trattativa continua”, ma giovedì riparte l’udienza per il lodo Baldetti

Piscine, fallimento o concordato

In attesa della decisione del giudice fallimentare. Altro per il momento non è possibile fare. L’istanza di fallimento, presentata da Unipol nei confronti di Veneto Nuoto è stata controbilanciata dalla presentazione, nei giorni scorsi, di una domanda di concordato in bianco da parte di Veneto Nuoto. Ora tocca al giudice. E se dovesse decidere per il fallimento il patrimonio di Veneto Nuoto, non molto, finirà nel mucchio dei beni da cedere. Si tratta di una porzione di terreno in viale Porta Adige, vicina alla vecchia piscina Baldetti; inoltre i crediti vantati verso Padova Nuoto, che in questo caso rischierebbe parecchio, e quelli che potrebbero derivare dalla sentenza sulla controversia fra Veneto Nuoto e Comune di Rovigo, il lodo Baldetti.

Non resta che attendere, quindi, i vertici di Veneto Nuoto quello che potevano fare l’hanno fatto, e cioè rilanciare sulla proposta di trattativa mettendo sul piatto della bilancia gli oltre 4 milioni di euro. Poi la richiesta di concordato per ottenere dal giudice un’ultima chance per evitare il fallimento. Una situazione ingarbugliata con il Comune che da una parte è alla finestra per vedere come butta sul fronte del tribunale. Dall’altra prova a riallacciare i rapporti con Unipol.

Per palazzo Nodari, infatti, la trattativa per il lodo Baldetti, con Unipol, anche se incagliata, può ancora ripartire. E’ lo stesso sindaco di Rovigo, Massimo Bergamin, a ribadire che “la trattativa non si è mai fermata”. Al momento però fra plenipotenziari di palazzo Nodari e i vertici di Unipol banca non risulta alcun incontro in agenda. La richiesta di summit era stata data per imminente nei giorni scorsi, ma, evidentemente non è ancora partita.

L’istituto di credito alcuni giorni fa aveva detto no all’accordo fra Comune, Veneto Nuoto, e Padova Nuoto facendo retrocedere la soluzione del lodo Baldetti a diversi mesi fa. E tuttavia nella giunta Bergamin c’è ancora fiducia, la speranza è che la trattativa possa ripartire. Secondo questa impostazione l’istanza di fallimento di Unipol verso Veneto Nuoto sarebbe stato solo un modo per spingere sull’acceleratore della mediazione, ma questo lo si saprà solo nei prossimi giorni.

Di sicuro il Comune difficilmente può permettersi un allungamento dei tempi oltre il mese di ottobre. Poi occorrerà iniziare ad impostare la manovra di bilancio, pensare a consuntivi e preventivi e quindi avere una visione affidabile delle risorse a disposizione, di quelle da accantonare o liberare proprio per il nodo Baldetti. Giovedì prossimo inoltre alla Corte di appello di Venezia è in programma l’udienza relativa al lodo Baldetti.

Non dovrebbe essere definitiva in quanto sono previste le conclusioni dei legali di Comune e Veneto Nuoto, i quali preciseranno le richieste avanzate. Una decisione, stando alle previsioni, non dovrebbe arrivare prima di 3 o 4 mesi. La richiesta di Veneto Nuoto, in merito al lodo, dovrebbe aggirarsi sui 2,2 milioni di euro (invece della somma di 1,4 stabilita a suo tempo) più una rivalutazione di alcune centinaia di migliaia di euro. In tutto oltre 3 milioni. Il Comune, da parte sua, chiederà l’azzeramento del lodo o la quantificazione di una somma inferiore al milione e mezzo.

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