Strada per strada i bordelli in città

In città e nei paesi più grandi. Nelle case, trasformate in tinelli bordelli e sul web. La prostituzione in Polesine come ovunque si esercita a domicilio, in albergo e, ma molto meno che in altre città, lungo le strade. In provincia di Rovigo la prostituzione organizzata nelle case e negli appartamenti ha come canale privilegiato gli annunci online. Di fatto, quindi le case chiuse esistono eccome, anche se non sono regolamentate. Nel capoluogo gli affari legati al sesso facile e a pagamento sono distribuiti tra cinesi, rumene, marocchine e nigeriane.

In piazzale D’Annunzio, ad esempio, proprio dietro la Camera di Commercio, offrono le loro prestazioni dietro compenso alcune cinesi. Sempre nella stessa piazza, all’ombra del Salone del Grano, in un altro appartamento lavorano ragazze dell’Est Europa. Più defilata, ma molto frequentata, una casa in via Benedetto Croce, dove operano ancora cinesi. Nei pressi della Caritas, invece, in via dei Cappuccini, fino a qualche tempo fa erano tenute sotto controllo dalla polizia e dalle forze dell’ordine alcune professioniste del sesso a pagamento.

Nascoste, per quanto riservato possa essere un quartiere a Rovigo, ci sono alcune nigeriane in vicolo Adamello. Ma anche in pieno Corso del Popolo il mestiere più antico del mondo fa girare l’economia. Nel cosiddetto “grattacielo” si esercita il mestiere più antico del mondo.
Ci sono addirittura delle marocchine a prestare i loro servigi dietro compenso in via Don Minzoni, in alcune case nei pressi di largo Libertà. E a Rovigo non manca nemmeno il sesso estremo, con un appartamento in cui lavorano delle trans, in zona stazione, nello stabile di fronte al parcheggio.

Negli altri centri polesani, le cose funzionano più o meno allo stesso modo, con ragazze, soprattutto straniere, che esercitano in casa, magari dopo incontri più o meno leciti all’interno di locali notturni e night.