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Vendita di azioni Ascopiave riparte il vecchio tormentone

La proposta di Alba Rosito: incassare liquidità cedendo parte delle quote

Vendita di azioni Ascopiave riparte il vecchio tormentone

Ancora le azioni di Ascopiave. Il consistente pacchetto di azioni della società quotata in borsa, che il Comune detiene da alcuni anni, ancora una volta finisce al centro della discussione della maggioranza. Rispolverata, infatti, la proposta di vendere parte di queste azioni, un vero e proprio tesoretto per palazzo Nodari, per incamerare risorse fresche con cui fare opere pubbliche.

L’argomento è stato più volte discusso dai gruppi di maggioranza, nel recente passato la giunta Piva proprio su questo tema ha iniziato il suo irreversibile declino. Ed ora anche l’amministrazione Bergamin ci mette gli occhi sopra.

Era già successo alcuni mesi fa, quando il centrodestra decise di non vendere alcunché. Ed ora è la stessa consigliere di Presenza Cristiana, Alba Rosito, a tornare alla carica per proporre la cessione di una discreta quantità di azioni di Ascopiave. La Rosito ha tirato fuori l’argomento all’ultimo vertice d maggioranza. Una materia capace di dividere maggioranze e mettere in difficoltà giunte. E infatti ci sono subito stati interventi contrari ad una simile pista. ma c’è anche chi non chiude la porta a nessuna eventualità, compresi alcuni esponenti della Lega.

Lo stesso sindaco Massimo Bergamin non ha azzerato la discussione, anzi ha spiegato che del tema se ne dovrà discutere. Dando così fiato alle argomentazioni di Presenza Cristiana. Che sono quelle di vendere parte del patrimonio di famiglia per incassare denaro liquido. Già lo scorso aprile la Rosito aveva invitato i colleghi a valutare la possibilità di vendere le azioni.

L’assessore alle partecipate Stefano Falconi ammette che “l’input è di verificare eventuali benefici dalla cessione di una parte di azioni. Serviranno analisi e numeri per capire se il Comune avrà convenienza da una cessione parziale e soprattutto se farla in tempi brevi. Le cose che si potrebbero fare con queste risorse sono tantissime: investimenti e opere pubbliche in centro e nelle frazioni. Il confronto è aperto, ma si deciderà entro poco tempo”.

Il Comune detiene circa 10 milioni di azioni Ascopiave attraverso la sua partecipata al 100% Asm spa. Grazie a questa partecipazione e al valore della quotazione in borsa della società che si occupa di distribuzione del gas, Asm spa, e quindi il Comune, da anni beneficiano di importanti dividenti. Solo nell’ultimo anno le casse di Asm hanno incamerato 1,8 milioni di euro. Al Comune è andato circa un milione e mezzo di euro. Cifre che permettono a palazzo Nodari di contare, ogni anno, su una riserva di liquidità da investire poi su diversi interventi. Ma ora la maggioranza discute se sia il caso di mettere sul mercato una parte del tesoretto. Una decisione ancora non c’è, ma in maggioranza potrebbero affiorare nuove frizioni ed esplodere in una nuova crisi.

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