VOCE
Palazzo Nodari
16.10.2018 - 17:07
Oltre 7 milioni e mezzo di euro. Variazione più, variazione meno è questa la somma che il Comune di Rovigo potrebbe incassare in caso di vendita di parte delle azioni di Ascopiave (società quotata in borsa che si occupa di distribuzione del gas).
Il tema si sta animando in questi giorni all’interno della maggioranza che sostiene la giunta Bergamin. Un tema che potrebbe spaccare il centrodestra rodigino, come già avvenuto a più riprese nel recente, e meno recente, passato.
I numeri sui quali la discussione è aperta non sono ancora definitivi, ma si parla di cedere sul mercato circa il 25% delle azioni Ascopiave. Il Comune ne possiede 10.3 milioni. Facendo un calcolo sommario alla quotazione di borsa di 2,94 euro ad azione risulta che palazzo Nodari potrebbe incamerare un tesoretto di poco superiore ai 7,5 milioni di euro. Una somma ragguardevole, che sta solleticando parte della maggioranza in quanto con questa liquidità fresca potrebbero essere realizzate mole opere pubbliche, quelle opere che le ristrettezze economiche del Comune, per vari motivi, non permettono di realizzare. E fra i banchi del centrodestra c’è chi pensa alla manutenzione di strade, edifici, alla riqualificazione di aree del territorio da tempo trascurate.
Ma il dibattito è aperto, rinvigorito dalla proposta rilanciata qualche giorno fa in un vertice di maggioranza da Alba Rosito di Presenza cristiana. Argomento delicato che impone a tutti i consiglieri di non uscire alo scoperto. Lo stesso assessore alle partecipate Stefano Falconi ha giocato in difesa: “Stiamo verificando le opportunità – ha detto – di cedere un pacchetto di azioni, occorre però vedere tempistiche e quantificare quanto se ne potrebbe ricavare. Per ora ci stiamo confrontando in linea teorica”. Anche perché poi per passare dalla teoria alla pratica occorre prendere posizione ed è a questo punto che le spaccature verranno in superficie.
Al momento gran parte della Lega, e Presenza cristiana, sembrerebbero favorevoli alla vendita. Forza Italia, invece resta al coperto, non nascondendo però una contrarietà già espressa nei mesi scorsi. Al sindaco Bergamin il compito di fare sintesi. Sapendo però che la partecipazione in Ascopiave, formalmente detenuta da Asm spa, è in grado di garantire dividendi annuali di oltre un milione di euro. Vendere parte del pacchetto azionario ridurrebbe i proventi di questa “cassaforte di sicurezza”.
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