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Il caso

Il sindaco: “Solidarietà umana al titolare del chiosco”

Il caso del chiosco di piazzale Merlin continua a fare discutere. Il primo cittadino cerca una soluzione

Il sindaco: “Solidarietà al titolare del chiosco confronto in maggioranza per una soluzione”

 “Piena solidarietà umana a Daniele Zago, l’ex gestore del chiosco che si trova in grandi difficoltà”. Il sindaco di Rovigo, Massimo Bergamin, alla trasmissione “La vostra Voce on air” ha parlato a lungo della situazione del chiosco di piazza Merlin, il cui titolare è stato “sfrattato” ormai da 124 giorni. E intanto il chiosco è ancora lì...

“Se ne sta parlando in maggioranza - ha detto il primo cittadino - e ci sono varie linee a confronto. Di sicuro piazza Merlin deve trovare piena dignità e quindi non essere lasciata a se stessa e abbandonata”. Sempre a proposito delle situazione dell’ex bar gelateria Bergamin ha anche dato “piena solidarietà umana a chi l’ha gestito per tanti anni. Non posso che dimostrargli vicinanza umana. E non mi sembra che altri lo abbiano fatto”. In queste parole è possibile cogliere una punzecchiatura nei confronti di chi, compresi assessori e consiglieri, da mesi si sta battendo per lo smantellamento del chiosco dalla piazza, ben sapendo che per significherebbe un’ingente spesa per le casse pubbliche, quasi impossibile da giustificare di fronte ai cittadini. Una battaglia che però ha, di fatti, creato una situazione di stallo.

E così i giorni dell’inerzia si susseguono, 124 giorni da quando è scaduta la concessione per la gestione del bar gelateria, e che equivalgono a 4 mesi di nulla di fatto. I consiglieri di maggioranza continuano a discutere. Qualcuno si è impuntato che l’immobile va rimosso, senza però riuscire a trovare le risorse per farlo. Il titolare da tempo ha ammesso di non avere i fondi per uno smantellamento oneroso. E in più il chiosco è suo. Il Comune non può e non vuole impiegare risorse, e non si sa nemmeno quante. E così i giorni passano e il chiosco rimane chiuso, con la saracinesca abbassata e in progressivo stato di degrado. La Soprintendenza ha fatto sapere che l’ex bar gelateria non può rimanere in quel posto, o almeno deve essere rivisto nelle sue dimensioni. Ma anche su questo fronte, niente. Ed ora anche i partecipanti all’Ottobre rodigino si stanno rendendo conto di questo pugno nell’occhio: un bar gelateria relegato ad ammasso di vetro e lamiera nel buio di una piazza semi abbandonata.

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