Palpeggiava sulla ciclabile, un ventenne a processo

Era diventato il terrore della pista ciclabile Baden Powell a Rovigo, per diversi episodi di palpeggiamenti di cui, per l’accusa, si sarebbe reso autore. Peraltro, le indagini di polizia e carabinieri avevano identificato e denunciato un ventenne kosovaro residente a Rovigo, che, secondo le accuse, si divertiva a toccare le runners nelle natiche.

Per questo, oggi, dopo l’udienza preliminare, il giovane è stato rinviato a giudizio con l’accusa di violenza sessuale, nell’ipotesi lieve. Il ragazzo, secondo le accuse, agiva mentre era a bordo della sua bicicletta sulla pista ciclabile, con il volto parzialmente travisato da una giacca scura con una sciarpa e in tre occasioni, ovvero il 15, il 21 e il 23 novembre, avrebbe palpeggiato alla natiche le sue vittime.

Il kosovaro, incensurato, superava le donne in corsa e, una volta che veniva raggiunto da queste, partiva il palpeggiamento sul fondoschiena. Dopo gli interventi della Volante della polizia e le informazioni raccolte, la compagnia dei carabinieri di Rovigo e il nucleo investigativo avevano avviato le indagini.

Per raccogliere informazioni anche una giovane militare donna e la collega della polizia avevano più volte percorso il tratto di ciclabile. Alla fine il pubblico ministero aveva ordinato la perquisizione domiciliare a casa dell’uomo. Lì erano stati trovati e sequestrati gli abiti usati anche durante gli assalti e due biciclette descritte dalle vittime. Il giovane aveva cominciato a collaborare con i carabinieri. Così era scattata la denuncia.

Il ragazzo è stato interrogato. E’ emerso che si sarebbe trattato di uno schiaffo dato in velocità mentre era in bicicletta. Si è posto anche il dubbio sul fatto che, nei tre casi, il responsabile sia sempre la stessa persona. Il processo si terrà il 20 giugno prossimo.