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Ersilio, il dolore di parenti e città

L’analisi del dna ha confermato le ipotesi della morte: il 48enne è stato ritrovato a Ravenna. Il sindaco Omar Barbierato: “Vicini alla famiglia Gallimberti, siamo scossi e senza parole”.

Ersilio, il dolore di parenti e città

Ersilio Gallimberti

E’ grande il dolore della famiglia e della comunità dopo che, con l’analisi del dna, si è avuta la certezza che il cadavere ritrovato nella pineta di Ravenna il 18 ottobre scorso è di Ersilio Gallimberti, 48 anni, di Adria.

I familiari si sono stretti in un assoluto riserbo e, come è comprensibile, preferiscono evitare dichiarazioni.

Anche l’amministrazione comunale di Adria, attraverso una nota, esprime tutto il suo dolore e la vicinanza alla famiglia Gallimberti. “Come amministrazione siamo vicini alla famiglia Gallimberti - dice Omar Barbierato in una nota - La tragica notizia appurata oggi ci lascia scossi e senza parole. Tutta la comunità si stringe alla famiglia Gallimberti in questo momento di dolore”.

I familiari lo cercavano da oltre un mese e non avevano più notizie di lui. L’uomo era scomparso nel nulla e il suo cellulare era risultato staccato. A preoccupare più di tutto era l’auto dell’adriese, trovata a Ravenna. Era stato il fratello Antonio Gallimberti, 62 anni, la settimana scorsa, ad autorizzare il prelievo del dna per confrontarlo con quello del fratello. L’altro giorno la tragica notizia.

Ersilio Gallimberti da anni viaggiava tra Italia e i paesi dell’Est europeo. Importava suppellettili in vetro e altro dalla Polonia. Faceva mercatini. Si era anche concentrato nella consulenza economica e commerciale che offriva a chi voleva iniziare un’attività commerciale nei paesi dell’Est e della Russia.

La sua è una famiglia nota in città. Dopo il ritrovamento nelle Valli a nord del fiume Lamone, tra le provincie di Ravenna e Ferrara, i carabinieri hanno subito iniziato le indagini che nel giro di poco si sono dirottate su Gallimberti. Il cadavere era stato trovato in avanzato stato di decomposizione, e i tempi della morte coincidevano con quelli della sparizione dell’adriese. La sua auto poi era stata trovata proprio a Ravenna, non molto lontano dal luogo del ritrovamento del corpo senza nome.

Del 48enne si erano perse le tracce dal 23 settembre scorso, giorno in cui, secondo la famiglia, l’imprenditore adriese, sarebbe partito per un soggiorno, o meglio per un viaggio di lavoro, in Polonia.

Le indagini sul caso potrebbero non chiudersi con la scoperta dell’identità del cadavere.

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