Oltre 1.500 posti di lavoro in pericolo in Polesine
Villanova del Ghebbo
04/11/2018 - 19:25
Al Bornio, frazione di Villanova del Ghebbo, nella serata di sabato la voce del generale Diaz ha riecheggiato nella nebbia del comune polesano. Erano circa le 21.30 quando, dagli altoparlanti del campanile, si è librato nell’aria il “Bollettino della Vittoria”, il documento ufficiale scritto dopo l’armistizio di Villa Giusti con il quale il generale Armando Diaz, comandante supremo del Regio Esercito, annunciò, il 4 novembre 1918, la resa dell’Impero austro-ungarico e la vittoria dell’Italia nella Prima guerra mondiale.
“Comando Supremo, 4 novembre 1918, ore 12 Bollettino di guerra n. 1268. La guerra contro l’Austria-Ungheria che, sotto l’alta guida di sua maestà il Re, duce supremo, l’Esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi, è vinta”.
Queste le parole che, con in sottofondo la Canzone del Piave, sono uscite dalla torre campanaria della frazione polesana, provocando lo stupore dei residenti che hanno faticato a capire quello che stesse succedendo. Nell’anniversario dei cento anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale, un gruppo di amici, all’insaputa del parroco, ha deciso di festeggiare questo importante anniversario con un tocco di nostalgia e di goliardia.
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