Agguato sulla Transpolesana

Agguato in Transpolesana. I vigili puntano il velox da dietro una ringhiera, in posiziona assolutamente non visibile per gli automobilisti in transito.

A dirlo è un cittadino di Rovigo, multato il 10 ottobre sulla Superstrada, all’altezza di Canda, in direzione Rovigo. Dopo aver ricevuto la sanzione, però, ha preso carta e penna e ha scritto al prefetto, per denunciare le modalità con cui viene rilevata la velocità. “Due chilometri dopo l’uscita di Canda - scrive - ho notato un rilevatore di velocità anomalo puntato sulla strada dietro alla ringhiera, senza persona fisica, senza operatore, senza un cartello che delimitava la velocità. Siamo quindi usciti a Castelguglielmo, ritornando indietro verso Canda proprio per visionare l’accaduto. Si notava un vigile sull’argine sottostante in equilibrio precario, che rilevava le velocità degli automobilisti di passaggio”.

“Chiedo - dice al prefetto - l’immediato controllo delle multe rilevate nella giornata in oggetto, la regolarità e l’immediata sospensione del funzionario. Non possiamo più tollerare questi atti vandalici nei nostri confronti”. Una protesta che non giunge nuova. Già in passato l’uso del velox in Transpolesana a Canda è finita nell’occhio del ciclone.

Da Bagnolo, dove ha sede il comando di polizia associato, il sindaco Piero Caberletti respinge ogni responsabilità: “I nostri vigili le multe le fanno soltanto a Canda. Quando escono sulle nostre strade io mi sono sempre raccomandato di essere visibili. Su quello che fanno per conto di altri comuni non posso dire niente”. Come a dire: se un sindaco vuole farsi sentire, e dettare ai vigili una linea di condotta, può farlo. E allora, Canda che aspetta? Ma forse i soldi delle multe fanno più gola...