La piazza del parcheggio selvaggio

Chiosco chiuso, piazzetta al buio e ognuno parcheggia come gli pare. In barba ad ogni norma, divieto, Ztl o decoro che si voglia. Piazza Merlin di notte, di sera appare così: una zona franca, o meglio una terra di nessuno dove le auto possono essere lasciate a caso. Mollate sul pavimento di cubetti di porfido di della piazza e della congiunzione fra via X Luglio e via Cavour, attorno al chiosco chiuso, trasformato da bar a luogo dell’abbandono.

Venerdì sera c’erano pure delle transenne per impedire alle auto di avvicinarsi troppo all’inizio della via che porta dritta al cuore del centro storico e alle due piazze centrali di Rovigo. Che però non sono riuscite a fermare i furbetti del parcheggio. E così vetture grandi e piccole sono state parcheggiate a pochi centimetri dalle aiuole della piazza, sulle strisce bianche, quasi a contatto con la struttura del chiosco ex bar-edicola. E forse l’origine di questo segno di inciviltà sta proprio nella situazione del chiosco, chiuso da diversi mesi, abbandonato a se stesso, al buio e senza alcuna traccia d presidio, come invece era quando il punto ristoro era aperto e attivo.

Ma adesso l’area è trascurata e vederla così: scarsamente illuminata, con l’ex bar trasformato in edificio chiuso e tetro, assomiglia tanto ad una di quei luoghi di periferia degradata dove ognuno può fare un po’ quello che vuole. Dove degrado e disordine sono all’ordine del giorno. Tutto il contrario, insomma, di decoro e sicurezza. Eppure siamo a pochi passi dal cuore di Rovigo, in pieno centro storico, in uno degli accessi alle due piazze, Garibaldi e Vittorio Emanuele, attorno alle quali ruota la vita economica, commerciale, politica e “di animazione” della città.