VOCE
Ceneselli
16.11.2018 - 20:06
Ben 57 cani stipati in un appartamento di soli 50 metri quadrati. Questa è la situazione che si sono trovati di fronte il personale veterinario dell’Ulss 5 Polesana e gli uomini del comando di polizia locale Polesine superiore, che sono andati questa mattina in una casa di Ceneselli.
Erano arrivati lì a seguito di segnalazioni, in relazione alle quali hanno dovuto operare il sequestro preventivo dei 57 cani, in particolare 12 cuccioli e 45 adulti.
Un’operazione che è stata condotta, nella mattinata di oggi, dal personale veterinario dell’Ulss 5 Polesana, insieme agli uomini del comando di polizia locale Polesine superiore.
Una situazione che era già stata monitorata, ma non era mai esplosa nella sua evidenza.
I cani si trovavano all’interno di una civile abitazione, in buone condizioni: non erano assolutamente maltrattati. Anzi, venivano tenuti bene e alimentati. Ma si è rilevato che un tale numero di cani, tenuti a vivere in una casa così piccola, costituisce una modalità di detenzione degli animali incompatibile con la natura degli animali stessi.
La casa è abitata da due persone, marito e moglie. E, per quanto è emerso, si potrebbe essere di fronte al caso di “accumulatori seriali” di cani, con un attaccamento molto forte ai loro animali e con la necessità di tenerne molti, trattandoli bene peraltro, dato che li amano.
L’operazione è scattata alle 8.30 di questa mattina. Quando il personale veterinario e quello della polizia locale sono arrivati a Ceneselli, in quell’abitazione, hanno visto cani dappertutto. Tanto che sono stati necessari tre viaggi con il furgone per trasportare gli animali al canile sanitario.
Un medico veterinario dell’Ulss 5 ha fatto da supervisore dell’operazione, eseguita dagli operatori tecnici, ovvero il personale dell’Ulss 5.
Gli animali sono stati condotti tutti alla struttura di Fenil del Turco che è gestita dall’Ulss 5. Lì potranno restare al massimo per una sessantina di giorni. Quindi, saranno trasferiti al vicino Rifugio Cipa, che è gestito dalla Lega del cane di Rovigo.
E’ chiaro che questa è una situazione di emergenza: questo numero di animali, arrivato dopo il sequestro, mette il canile sanitario sotto pressione, dato che tutti i box sono pieni.
Una volta nel canile, saranno identificati, sottoposti alle cure, ove necessario, quindi sterilizzati. Peraltro, gli animali erano in buone condizioni di salute.
Poi, dopo i sessanta giorni al canile, arrivati al Rifugio Cipa, resteranno in attesa di adozione da parte dei cittadini.
Questo, peraltro, non è il primo caso di accumulatori seriali che si è verificato in Polesine.
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