Oltre 1.500 posti di lavoro in pericolo in Polesine
Pincara
27/11/2018 - 21:59
Avrebbe cercato di corrompere i carabinieri, che lo avevano fermato per un controllo, offrendo a loro del denaro. Ma il tentativo, che era stato fatto con l’obiettivo di evitare la sanzione alla moglie per un’infrazione al codice della strada, non è andato a buon fine: per questo, un uomo di nazionalità cinese, ma residente in Polesine, è stato rinviato a giudizio con l’accusa di istigazione alla corruzione.
La decisione è arrivata oggi al termine dell’udienza preliminare in tribunale a Rovigo.
In base al capo d’imputazione, nel corso di un controllo operato da una pattuglia dei carabinieri di Fiesso di Umbertiano, il cinese avrebbe cercato reiteratamente di mettere nelle mani di un brigadiere dei carabinieri la somma di 25 euro (composta da una banconota da 10 euro, una da 5 euro e cinque monete da due euro), invitando i verbalizzanti a “consumare un caffè”.
Attraverso questo comportamento, secondo l’accusa, avrebbe offerto del denaro per indurre i carabinieri ad omettere di contestare una violazione del codice della strada a carico della moglie.
I fatti si sarebbero verificati a Pincara il 18 novembre del 2015.
L’uomo è difeso d’ufficio dall’avvocato Antonio Pavan del foro di Rovigo.
Oggi, al termine dell’udienza preliminare, il gup del tribunale di Rovigo ha rinviato a giudizio l’uomo. La prima udienza del processo si terrà il 23 maggio del prossimo anno.
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