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Tribunale

Abuso d’ufficio, ex assessore a processo

Patrizia Osti è a giudizio per il caso dell’affidamento del progetto “Adria-Borgo autentico” . Oggi al via l’istruttoria: ascoltati un funzionario Avepa, una dirigente comunale e un finanziere.

Abuso d’ufficio, ex assessore a processo

Patrizia Osti

Abuso d’ufficio: con questa accusa è a giudizio l’ex assessore del comune di Adria, Patrizia Osti. Oggi, davanti al collegio del tribunale di Rovigo, si è tenuta un’udienza del processo, nel corso della quale è iniziata l’istruttoria.

In base al capo d’imputazione, con riferimento all’epoca dei fatti contestati, in qualità di assessore alle politiche sociali, pari opportunità, turismo e promozione del territorio del Comune di Adria ed avendo, per ragione del suo ufficio, promosso ed elaborato il progetto di valorizzazione turistica denominato “Adria-Borgo autentico nelle terre dei grandi fiumi”, già oggetto di finanziamento pubblico da parte dell’Avepa (Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura) di Rovigo, in violazione della normativa sugli appalti pubblici, di cui al decreto legislativo 163 del 2006, avvalendosi dell’esercizio di autorità delle proprie funzioni nei confronti del personale in capo al settore lavori pubblici, sempre secondo l’accusa, avrebbe impedito la pubblicazione del bando di gara senza fare avviare una preventiva indagine di mercato, affinchè l’incarico esecutivo del progetto fosse affidato all’associazione “Borghi-Autentici d’Italia”, attraverso una procedura negoziata, procurandole così un ingiusto vantaggio patrimoniale.

Quest’ultimo sarebbe consistito nell’importo di 161.649 euro, a cui si è aggiunto successivamente l’ulteriore importo di 72.100 euro: somme che in pratica corrispondevano ai rimborsi, in base alle rendicontazioni, per i costi sostenuti dall’associazione Borghi Autentici d’Italia.

In sostanza, la Procura contesta l’affidamento diretto del progetto all’associazione, senza un bando di gara. Secondo l’accusa, i fatti si sarebbero svolti nel periodo tra marzo 2014 e giugno 2015. Nessuno si è costituito parte civile nel processo: nè il comune di Adria, nè altre associazioni. “Adria-Borgo autentico” era un progetto di valorizzazione turistica e culturale che aveva avviato il comune di Adria. Ieri sono stati sentiti i testi del pubblico ministero. E’ stato ascoltato un funzionario di Avepa, che si era occupato della domanda per la concessione del finanziamento con riferimento al progetto. Quindi, ha parlato la dirigente che aveva curato l’istruttoria del progetto. Infine, ha parlato un appuntato di polizia giudiziaria, appartenente alla guardia di finanza, che aveva svolto le indagini.

E’ emerso che il progetto è stato affidato previa istruttoria condotta dagli uffici comunali. Ma anche che, a seguito del progetto, il comune ha registrato un significativo aumento delle presenze alberghiere.

L’ex assessore è difesa dall’avvocato Marco Casellato, che confida nell’assoluzione della sua assistita. Prossima udienza il 20 giugno: saranno ascoltati i testi della difesa.

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