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La Romea commerciale adesso resta al palo

I civici bocciano la proposta della minoranza di fare il progetto preliminare. Intanto Chioggia non perde tempo e avvia un piano di fattibilità per uscire dal’isolamento

La Romea commerciale adesso resta al palo

Il tratto E55 della variante Codevigo-Codigoro

La maggioranza civica che governa a Palazzo Tassoni boccia la proposta di “dotare il comune di un studio di fattibilità di massima per la realizzazione della cosiddetta Romea commerciale, tratto Codevigo-Adria-Codigoro che diventerebbe lo strumento operativo per attivare nel concreto una sua iniziativa in tutte le opportune sedi ricercando il coinvolgimento di tutte le istanze politico-istituzionali, professionali e sindacali per ottenere il finanziamento e la realizzazione di questa infrastruttura che potrebbe ridare slancio all’economia della nostra città e a tutto il territorio circostante”.

La mozione porta la firma dei consiglieri di minoranza Massimo Barbujani, Paolo Baruffaldi, Emanuela Beltrame, Lamberto Cavallari e Sandro Gino Spinello, ma la coalizione civica capitanata dal sindaco Omar Barbierato decide che non deve passare, aggrappandosi al fatto che ci sarebbe “un problema con Cavarzere” non ben specificato. Intanto, a una quarantina di chilometri di distanza, il comune di Chioggia non perde tempo e decide di dotarsi di questo studio di fattibilità.

“E’ arrivato il momento - ha dichiarato alla stampa l’assessore ai lavori pubblici del comune veneziano Elga Messina - di valutare una volta per tutte le possibilità reali di disegnare un tracciato ideale al fine di togliere la città dall’isolamento in cui si trova da anni”.

Stessi presupposti contenuti nella mozione adriese. “Consapevole della crisi economica che coinvolge la città, che non ha precedenti nella sua storia - scrivono i cinque consiglieri di minoranza - constatato che l’isolamento dai principali assetti viari regionali e nazionali è una della cause maggiori di questa crisi, è opportuno riprendere e rilanciare con forza il progetto di Anas Veneto dei primi anni ’90 della cosiddetta variante di Adria della Romea commerciale”.

In questo modo si punta a realizzare un percorso alternativo all’attuale Romea 309 che unisce Codevigo a Codigoro, quindi Bassopadovana e Bassoveneziana con il Bassoferrarese passando per Adria, che diventerebbe snodo centrale di questo asse viario.

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