VOCE
ROVIGO
10.12.2018 - 21:23
Gli esercenti sul piede di guerra. Molti hanno smantellato gazebo uguali a quello del Venezze
Quella dei plateatici è una bomba pronta ad esplodere. Molti pubblici esercenti, infatti, di fronte alla evidente disparità di trattamento tra il regolamento a cui si devono adeguare entro il 31 dicembre del 2018 e il risultato ottenuto - per errore, per leggerezza, per incompetenza ancora non è dato sapere - dal caffè Venezze, sono sul piede di guerra.
Chi ancora non aveva presentato e allestito il nuovo plateatico è pronto a richiedere un gazebo al pari del collega di corso del Popolo, chi invece ne aveva uno già pagato decine di migliaia di euro, ma senza coperture, e con strutture agili, come richiede l’attuale regolamento, minaccia ricorsi ed esposti.
Il Comune può puntare sul fatto che meglio chiudere un occhio piuttosto che spendere ancora soldi in azioni giudiziarie, ma qualche risposta la deve dare.
L’ha sollecitata anche ieri il direttore di Confesercenti Antonella Savogin, che ha ricevuto una risposta interlocutoria sia dall’assessore al Commercio Luigi Paulon che dall’assessore all’Urbanistica, responsabile del procedimento, Federica Moretti: “Stiamo facendo accertamenti” .
“Noi stiamo cercando di tamponare la rabbia degli esercenti - fa sapere il presidente dell’associazione di categoria Vittorio Ceccato - e cerchiamo anche di non buttare benzina sul fuoco. Ma speriamo che presto arrivi una risposta perché la cosa più brutta è che in seguito al regolamento e ai dettami della Sovrintendenza alcuni locali hanno dovuto smantellare strutture del tutto simili a quella”.
Il terreno è molto minato, per continuare con la metafora esplosiva: “Non so come si muoverà il Comune, sono coinvolti più di un ufficio e più di una competenza. Ma noi dobbiamo dare una risposta ai pubblici esercenti che ce lo chiedono”, spiega il presidente Ceccato.
Senza contare, a parte il caso del dehors al Venezze, che - ribadiamo - è a posto con tutte le autorizzazioni, che l’idea avanzata dall’assessorato al Commercio era proprio quella di rimettere mano al regolamento (approvato mesi fa) per dare spazio a gazebo e per dire basta agli ombrelloni, visti “i cambiamenti climatici”, che fino a pochi mesi fa erano, sempre secondo il regolamento obbligatori.
Un caos, insomma, che ancora una volta lascia senza armi imprenditori che già fanno fatica a chiudere cassa senza disavanzi alla fine di ogni mese.
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