VOCE
La polemica
21.12.2018 - 18:49
Nessuno tocchi il pandoro, uno dei dolci più amati dal popolo veneto e polesano.
Hanno sollevato un’infinità di polemiche le sorprendenti dichiarazioni di Giulia Grillo, ministro della salute: “Tra panettone e pandoro preferisco il primo tutta la vita, perché il pandoro, diciamolo, è senz’anima secondo me. E quando lo mangi ti lascia un po’ pesante” ha dichiarato l’esponente del Governo, durante la trasmissione radiofonica “Un giorno da pecora”, ai microfoni di Rai Radio 1.
Apriti cielo, è venuto giù il finimondo. Il ministro è finito nell’occhio del ciclone, attirandosi commenti (tutt’altro che benevoli) soprattutto sui social network.
Le considerazioni in radio del ministro Grillo, quindi, rappresentano un brutto colpo per l’industria dolciaria, con la produzione che lavora a ritmi incessanti in questo periodo dell’anno.
Il celebre vocalist Paolo De Grandis, tra gli speaker più acclamati di Delta Radio, da quasi trent’anni manda avanti la pasticceria di famiglia a Contarina, fondata da papà Lino e mamma Luciana nel 1978.
Le dichiarazioni del ministro Grillo non lo lasciano indifferente: “Probabilmente ha parlato da donna, il pandoro ha una quantità superiore di burro e forse ha paura d’ingrassare - sorride Paolo De Grandis - credo che abbia fatto una battuta infelice, amplificata e che ha avuto risalto perché detta dal ministro della salute. Il pandoro e il panettone sono prodotti buoni, tra i top in Veneto” afferma il vocalist.
E’ andato su tutte le furie pure Andrea Muzzi, ceo di Industria Dolciaria Borsari: “Sono dichiarazioni inconcepibili quelle rilasciate dal ministro della salute Giulia Grillo.
L’economia va invece sostenuta, questi sono dolci prodotti da oltre 200 anni e che fanno parte, a tutti gli effetti, della tradizione veneta e polesana - prosegue Muzzi - inviterei il ministro a non fare del terrorismo mediatico, visto il momento particolarmente delicato che interessa l’economia” lamenta il ceo di Industria Dolciaria Borsari, storica azienda di Badia Polesine che esporta le sue specialità in moltissime zone d’Italia.
Sulla "Voce" di sabato 22 dicembre l'articolo completo.
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