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Podismo

Rudy Magagnoli re del 2018

Applausi anche per Nadya Chubak. Neagu rivelazione di Discobolo

Tanti podisti protagonisti nel 2018 che terminerà a breve. Un atleta è emerso su tutti, per numero di vittorie e per la superiorità dimostrata per tutta la stagione. 

E’ Rudy Magagnoli, passato ad inizio anno alla Discobolo Atletica Rovigo.

Il ferrarese ha dominato il circuito Adriatic Lng con sette successi e un argento, restando fuori dal podio solo ad Albarella.
Per Magagnoli da annotare anche i successi a Copparo, a gennaio, alla Corsa della Bonifica di Baura, al Vivicittà di Ferrara, al “Mesola Castel Trail”, poi la “Strasolesino” e ancora primi posti a Pontelangorino e alla “In slà rota d’Po” di Occhiobello.


Nel settore femminile il titolo di regina va alla portacolori della Lughesina, Nadya Chubak. Si è aggiudicata l’”Adriatic” per la quarta volta consecutiva e ha vinto tante altre gare, in particolar modo tra ferrarese e Basso Polesine, che l’ha “adottata”, visto che l’italo-ucraina si è spesso fermato nel Delta.

Vittorie nette per Elena a Corbola, alla “Correre in Pineta” e alla notturna di Adria, poi l’azzurra, ancora detentrice del primato italiano sugli 800 metri indoor, ha dovuto desistere causa infortuni ed impegni da allenatrice.
La sorpresa della stagione è Elena Tuzza, triatleta dell’Avis Taglio di Po che ha fatto risultati su tutte le distanze: quarta nei 30 chilometri della “Valli e Pinete” di Ravenna, a marzo, bene anche in maratona, a Russi (Ravenna) il mese dopo.


In estate è esplosa con il quarto posto ad Adria, la vittoria a Baricetta, il secondo posto a Porto Tolle e l’eccellente secondo posto nella internazionale “Corsa Popular” ad Ibiza, di 10 chilometri per chiudere con l’ottava piazza assoluta nell’impegnativo “Trail di Carbonara”.

Il “gruppo rosa” dei podisti tagliolesi non ha avuto solo la Tuzza come punta, ma sono state tante le atlete che si sono distinte a partire da Nicol Poncina, con due ottime prestazione nella maratona sotto le 3h e 30’, a Ferrara, dove si è piazzata settima assoluta e a Verona, ma anche con il secondo posto (ex equo con la mesolese Fogli) nella classifica finale del circuito Adriatic Lng.

In casa Salcus, con Erica Cazzadore che ha corso poco, ma sempre da protagonista, si era distinta, nella fase iniziale, Simonetta Siviero, spesso a podio nelle gare polesane, ma obbligata a fermarsi causa infortunio. Bene anche la compagna di squadra Erika Veronesi, sempre ben piazzata e quarta nella graduatoria conclusiva dell’Adriatic. Nota di merito anche per Manuela Magon, che non ha gareggiato molto in stagione, ma quando l’ha fatto ha colto buoni piazzamenti vincendo, a fine ottobre, la “Corsa delle Noci” di Borsea per la terza volta consecutiva.

Una menzione anche per la giovane Giorgia Mancin, nativa di Porto Tolle ma da poco residente a Comacchio: la Mancin ha vinto il “Mesola Castel Trail” e a Pontelangorino e, ,in molte occasioni, si è dovuta accontentare del secondo posto, sempre superata dalla Chubak. Tornando ai protagonisti maschili, dietro Magagnoli si può ben inserire il portacolori della Salcus, Michele Bedin: il generoso vigile del fuoco ha dovuto centellinare le gare, causa un problema alla gamba.

Nonostante tutto ha spesso insidiato Magagnoli, arrivando terzo nell’”Adriatic”, è stato protagonista nelle gare del circuito “Padova Corre”, arrivando primo alla “ViviBaura”. Altro atleta Salcus sugli scudi è stato Marco Piasentini, recordman in fatto di gare corse nel 2018. Si è permesso il lusso di battere Magagnoli a Migliarino (Ferrara) e Luca Favaro a Buso.


Anche quest’ultimo, alfiere della neo nata società di Sant’Apollinare, la Run.it, è stato tra i più costanti durante l’arco dell’anno, anche se è mancato l’acuto vincente. Per Favaro la soddisfazione di essere “il più veloce di Rovigo”, titolo vinto nella mezza maratona della “Rovigo Half Marathon”, superando di poco Nicola Battocchio. 

Il nostro settore Veterani è stato ancora ai vertici nazionali e regionali di categoria: Lorenzo Andreose, della Salcus, tra gli M60, ed i compagni dell’Avis Taglio di Po, Maurizio Marchetti (M65) e Adriano Liviero (M70) hanno vinto a ripetizione.

Difficile riassumere tutto, Andreose è stato protagonista delle campestri regionali per poi dare vita, assieme a Marchetti e al padovano Antonello Satta, ad un duello sul filo dei punti nel circuito “Adriatic”, che ha visto continui cambi di vertice ma che, al termine, ha visto proprio Andreose trionfare.

Per Marchetti un’altra annata trionfale, nonostante qualche mese di stop per un infortunio. Per il rodigino maglia di campione regionale, sia nei cross, che in pista, poi una sequela di terzi posti tricolori, alle finali nazionali di cross a Lucca e negli 800, 1500 e 3000 sia indoor (Ancona) che all’aperto (Arezzo).

Anche Liviero ha fatto incetta di titoli, a partire dalla vittoria nei Master al circuito “Padova Corre", ai titoli regionali sia nelle campestre, che in pista, sia nelle indoor che all’aperto per concludere su strada, dove ha vinto il titolo regionale e si è piazzato terzo in Italia nella mezza maratona, distanza che, il classe 1947, corre ancora sul passo di 1h e 34’. Nella Discobolo Rovigo l’exploit maggiore è stato per Andrei Neagu che, sorprendendo tutti, ha vinto è diventato campione italiano Cadetti nei 1000 metri con una gara formidabile conclusa in 2’,38”.73.

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