Le storie del 2018
30/12/2018 - 17:58
Da mesi, quasi un anno, è senza lavoro, senza casa, senza più nulla. E da mesi si parla di lui, della sua vicenda e di quel chiosco che giace chiuso in piazza Merlin. La struttura è l’ex bar che sorge alla congiunzione fra via X Luglio e via Cavour, e lui è Daniele Zago, titolare del chiosco, mandato, a suo dire, in rovina dalla scelta dell’amministrazione comunale di non rinnovare la concessione per il chiosco stesso.
Zago è uno degli uomini dell’anno di questo 2018, che termina proprio oggi. Perché la sua storia può essere l’esempio di come burocrazia, rinvii, slittamenti, indecisioni e scelte discutibili possono creare il paradosso di un fallimento non legato all’andamento di un’attività, ma causato dalla cattiva gestione amministrativa di un esercizio commerciale.
“Non ho più parole - dice Zago - per spiegare quello che è successo. Il chiosco per 20 anni è stato la mia vita. In Comune due o tre assessori hanno deciso di chiuderlo. Hanno deciso, per beghe politiche, di mandare in rovina un attività che andava bene. Senza un vero perché”.
E in un certo senso quel chiosco continua ad essere la vita e la casa di Zago: “Ci sto portando dentro i mobili che erano nella casa di mia madre, casa che è tornata all’Ater dopo la scomparsa della mamma. Non ho altri posti dove andare, non ho un’occupazione, tiro avanti con qualche lavoretto qua e là. La mia unica proprietà resta il chiosco, ora non riesco a dormirci dentro per il troppo freddo, ma nelle scorse settimane è capitato”.
Il conto dei giorni della non decisione si sta avvicinando a quota 200. Il Comune la strada l’ha presa: avvio del procedimento di rimozione. “Però a me - ripete Zago - non è ancora stato notificato nulla. Non credo che sarà facile, per il Comune, liberarsi del chiosco”.
L'intervista completa sulla Voce in edicola lunedì 31 dicembre.
LASCIA IL TUO COMMENTO:
Condividi le tue opinioni su